E’ da poco passata la mezzanotte quando, nel suggestivo scenario del ninfeo di Villa Giulia a Roma, è stato proclamato il vincitore del Premio Strega 2015: Nicola Lagioia con il suo romanzo “La Ferocia” conquista così il più ambito premio letterario italiano.
L’immagine dello scrittore che beve, informalmente, dalla bottiglia del liquore Strega, insieme alla moglie, resterà a lungo il simbolo di uno svecchiamento della cerimonia di premiazione, condotta quest’anno da Concita De Gregorio, giornalista de “La Repubblica”, e reso ancor più popolare dall’apporto comico di Paola Minaccioni.
Una cerimonia all’insegna dei social, del confronto e dei giovani, ma che lascia un po’ di amaro in bocca per la mancata vittoria della misteriosa Elena Ferrante, pseudonimo di una scrittrice/scrittore anonima e con ogni probabilità napoletana e che, nella sua tetralogia “L’amica geniale” che si conclude col romanzo “Storia della bambina perduta”, libro candidato, ambientato a Napoli e best seller anche negli Stati Uniti, fa accenno anche a Casoria. Per lei/lui un terzo posto.
Al secondo posto, invece, Mauro Covacich con “La sposa”. Al quarto e al quinto posto, rispettivamente, Fabio Genovesi con “Chi manda le onde” e Marco Santagata con “Come donna innamorata”.
Tanti gli ospiti illustri della serata, tra cui la grande scrittrice Dacia Maraini e Tullio De Mauro che ha polemizzato con le dichiarazioni recentemente fatte da Roberto Saviano che ha dichiarato che se non si vota un certo libro, allora si è asserviti a poteri forti.