Appoggiato da una costellazione a sei partiti, che definisce la vera coalizione del centro-destra.
CASORIA. Doveva essere (con la benedizione del Presidente della Provincia Cesaro e l’appoggio di Enzo Nespoli) l’ondata di giovinezza del Pdl, da Assessore alle Finanze e fedelissimo dell’ex Sindaco prima, suo successore poi. Alchimie strategiche lo vedono però in corsa alla poltrona appoggiato da una costellazione a sei partiti, a vestire i panni d’antagonista del ritorno di Ferrara. Eppure il commercialista ha le idee chiare su cosa fare ma soprattutto contro chi lottare; il nemico non è vicino ma dall’altra parte della barricata, dunque il centro-sinistra, come annunciato dallo stesso Iodice di fronte ad una platea foltissima di persone intervenute presso il comitato elettorale di via Macello: «Voglio dire a tutti i candidati delle liste che mi sostengono che è questa la vera coalizione di centro-destra, il nostro avversario politico è soltanto il centro-sinistra. Abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare.
Saranno poi i cittadini ad esprimere le loro preferenze, senza alcun condizionamento!»Sulle pagine del nostro giornale, quando ancora sulla stessa barca del sindaco uscente Ferrara, lanciava il guanto di sfida al centro-sinistra divulgando dieci abili mosse, dieci prerogative che caratterizzavano quello che sarebbe stato il suo programma. Una commedia da riscrivere magari chissà cambiando solo il nome degli attori o meglio dei co-protagonisti. Allora infatti il nemico in grassetto era l’Udc e Ferrara aveva ancora d’avanti agli occhi lo spauracchio della sfiducia, gli premeva quindi evitare di consegnare nelle mani dei boicottatori le chiavi della città: “Ora una scossa che dia alla competizione elettorale casoriana una vera dimensione. Ci giochiamo la partita della vita, consegnare la città nelle mani del Terzo Polo e dei suoi ipotetici e probabili alleati significa l’apertura definitiva di un ciclo politico che vedrebbe protagonisti indiscussi dei prossimi anni e dominatori della scena politica proprio i 16 consiglieri comunali che hanno firmato le dimissioni e bloccato il nostro percorso politico, amministrativo e sociale. Il centrodestra – ragionava l’ex Sindaco – deve fare squadra, costruire un profilo programmatico coeso, presentarsi come una forza tranquilla, capace di garantire innovazione e governo. Occorre mordere di più evitare di confondere, come fanno già in troppi nella nostra area politica, il sacrosanto appello alla discontinuità con il piacere dell’invettiva, l’etica della responsabilità con l’estetica dell’opposizione, finendo per non distinguere più il potenziale alleato dall’avversario vero”.
Sappiamo tutti ormai come è andato a finire, l’Udc appoggia Iodice quindi il rischio per Ferrara di non riuscire a distinguere il potenziale alleato dall’avversario vero si è coniugato in realtà. A due settimane dall’inizio o meglio dalla fine delle ostilità ci rimettiamo alle preferenze dei cittadini condizionati, si spera, nel minor modo possibile.