Tre fatti, apparentemente slegati ma in realtà concatenati, hanno animato la settimana. Li ripropongo agli amici lettori, offrendo le mie riflessioni e sollecitando le loro. Non è detto che debbano coincidere, l’importante, come sempre, è discuterne.
Carfora in rosso. Non è un momento felice per Carfora e per la sua, ormai, ex Giunta. Il Sindaco, a livello politico, è contestato; la Giunta a casa. C’è anche una sottile polemica tra dirigenza e uomini di partito, accusati di fare politica e disfattismo. “E’ tutta colpa dei dirigenti. I politici non c’entrano” mi diceva un Vigile Urbano. E non è una questione di questi giorni. Sono anni che in tanti hanno rivolto critiche ma anche suggerimenti.
Ad aggravare i problemi di una scellerata gestione dei rifiuti si è aggiunta la società Casoria Ambiente, partita male sin dai primi passi. Chi dimentica quando alla sua nascita, in Consiglio Comunale, l’Ing. Cesare Ferone la additò come il peggiore dei mali, criticandone la firma dei patti parasociali, l’aumento di capitale da 200 milioni a 2 miliardi di lire, il conferimento dei mezzi comunali. Ferone pronosticò anche che si sarebbe avuto negli anni un aggravio di tariffe e tasse sulle tasche dei contribuenti. Riconfermata questa preoccupazione lamentò anche un esito tecnico molto lontano da un risultato ottimale. Mai pronostico è stato più azzeccato.
E non dimentichiamoci dello Stadio San Mauro. Si può anche intuire la strategia del provvedimento, legato ad un caso non facilmente appurabile, ma non si può accettare l’abuso. Nel quadro della demenzialità, però, non è cancellabile quella delle visione all’ingresso dello Stadio San Mauro di un campo per basket, volley e calcio a cinque, con annessi spogliatoi mai dato in utilizzo. Anzi abbandonato.
Qualche settimana fa la Commissione di Vigilanza con la D.ssa D’Ovidio, il dirigente del settore lavori pubblici Napolitano, i vigili del fuoco, i progettisti hanno discusso della riapertura. I commissari prefettizi hanno colmato un gap comunicativo che c’è stato tra l’Istituzione e la Città. Riapertura con taglio del nastro da parte della D.ssa D’Ovidio prima della partita Casoria – Bacoli, presente anche il Sindaco della città flegrea, il giovane Giosi Del Giudice.
I contratti dei dirigenti. Sono tutti sotto il severo controllo della triade commissariale che sovraintende con i poteri di indirizzo e di controllo il I settore (Affari Generali e del Personale); proroga fino al 10 dicembre a Salvatore Petirro per il settore Servizi diretti alla Persona.
Per questo Settore c’è stato un concorso per dirigente a tempo indeterminato. Lo ha vinto Alida Di Napoli la quale comunicò ai siti web le sue dimissioni anche se abbiamo saputo che all’Ufficio del Personale del Comune di Casoria non è arrivata alcuna rinuncia all’incarico. Dopo il 10 dicembre, la vincitrice di questo concorso potrebbe, dopo la presa d’atto e la nomina, prendere servizio in via Piave.
Stamattina, 3 dicembre, ci sono stati gli orali per il concorso per Dirigente contabile a tempo indeterminato. 7 gli ammessi agli orali (Sepe Luigi, Verbena Ettore, Setaro Alfonso, De Rosa Ciro, Mancaniello Pierpaolo; non si sono presentati Calaniello Daniela e Alida Di Napoli) e domani mattina, 4 dicembre, verrà pubblicata la graduatoria con il nome del vincitore.
Ci sono due modi di porsi dinanzi ai problemi: gridare allo scandalo, in nome di un facile moralismo, oppure rifarsi alle leggi del mercato.
Gli scandali sono altri: lo stato pietoso in cui si trova via Crescenzo Casillo e le traverse di via Indipendenza; il Palazzetto dello Sport, monumento di una Prima Repubblica, costruito con i colori delle bandiere del Biancofiore con il Garofano e la falce e il martello; lo Stadio Comunale San Mauro chiuso per una strana e presunta inagibilità ben sedici anni fa e riaperto solo da due settimane; la lunga querelle (speriamo risolta) tra i Commissionari del Mercato Ortofrutticolo e l’Ufficio Legale del Comune e tanti altri.
L’amministrazione di Vincenzo Carfora tenendo in piedi questi problemi ha seguito la via dello sperpero, proprio quelli che nei suoi programmi elettorali diceva di voler combattere.
Lo Sport. Lo scioglimento del Consiglio Comunale e della Giunta Municipale ha anche azzerato la figura dell’Assessore alla promozione delle attività sportive. Ai Commissari Prefettizi compete anche il fine di armonizzare le varie strutture sportive e ricompattarle in un disegno che porti allo sport sociale, cioè allo sport per tutti.