IL TRAMONTO DEI SOGNI

Scrivere sul nulla diventa, di giorno in giorno, un’impresa e un’avventura che metterebbe in crisi anche la fantasia di un risorto Salgari. Casillo con i suoi progetti tramosi e macchinosi, l’ex Sindaco ancora più innamorato di quella poltrona che lo faceva sentire realizzato e gran personaggio, sono i segni di quella malinconica decadenza che attanaglia questa Città, senza voglia di futuro. Intorno a loro ruotano una miriade di personaggi, di vuoti strateghi, di referenti e delegati al niente.

Li senti discutere di condizioni politiche che guidano gli avvenimenti e rimani muto e pensoso per la pochezza del pensiero, che ha inesorabilmente massificato ed abbrutite anche quelle intelligenze che, sul nascere, sembravano vive e ricche di fascino. Alcuni di loro, con l’illusione che li spinge a magnificarsi, pensano di essere gli ideatori di un gran progetto per Casoria, e di essere diventati da oscure pedine i Principi della politica nostrana.

Se ti avventuri a chiedere qual è questo sognante progetto, ti vedi guardato, soppesato ed irriso per la tua dichiarata stupidità.

Come si fa a non capire la grande intuizione della società mista, il futuro legato alle aree dismesse, l’Ovulo Commerciale e tanto futuro legato all’oggi? Se incautamente obbietti che la società mista rappresentava, all’epoca, un percorso già tracciato dall’Amministrazione del Sindaco Graziuso, da loro stessi criticata, aborrita e disconosciuta, ti sentivi rispondere, sempre 10 anni fa, come dogma di fede, che mutando i consigli di amministrazione diventava vera; in virtù se venisse accettato il direttore generale.

Riflettevo anni addietro, in una mia nota, e raggiungevo la convinzione che, aldilà dei meriti, Casoria con tutti i suoi abitanti era ed è protetta dai suoi Santi.

Non riuscivo a spiegarmi come mai, nonostante i crolli di numerosi palazzi e scuole non ci fosse mai stata una vittima (a differenza di altre Città, compreso la, a noi, vicina Afragola ndr), con buona pace e fortuna dei Sindaci degli ultimi trenta anni.

Una protezione sulla quale è bene avere sempre certezza, ma è altrettanto giusto renderla più sicura mettendo un pizzico di nostra buona volontà. Gli inutili strateghi, seguaci del Principe, abbandonino le false promesse e guardino le rovine e le fatiscenze di questa nostra violentata terra. Voi tutti, delegati del popolo, ripercorrete con umiltà quelle strade, che chiamate centro storico, e che siete soliti percorrere con coraggio quando questuate il voto, sperando di non essere travolti dal crollo preannunciato di qualche cadente palazzo. Nessuno di voi era presente quando sono avvenuti i crolli in vico III Santa Croce. Il vostro futuro è tra quelle macerie.

Ricostruite Casoria, recuperate i palazzi pericolanti.

Mi incuriosisce la figura politica di Tommaso Girasole, una volta valente medico nei residui manicomiali; volevi e potevi diventare il Jerry Maguire della politica casoriana. Ti incammini in nuovi percorsi. Gli sgambetti, dei rinnegati ed ora ritrovati compagni di avventura, sembrano non preoccuparti, non ti accorgi di quanto Te oggi sia più debole di prima.

Non so se queste mie riflessioni ti gioveranno per le aspirazioni dei prossimi traguardi amministrativi. Il mio augurio che ritorni a riflettere e se facessi a mente fredda certe valutazioni, ti renderesti conto del pericolo che corre oggi Casoria. Il progetto della sezione Pd di cui facevi e fai parte, su suggerimento di Mimmo Tuccillo, oggi Sindaco di Afragola, non è stato, purtroppo, una conquista, ma il crollo delle speranze, il tramonto dei sogni.

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