La nostra intervista ad Antonio Piscopo, primario del Fatebenefratelli

Antonio Piscopo, originario di Casoria, è il primario e direttore del dipartimento chirurgico di ortopedia del Fatebenefratelli di Benevento. Qui segue la nostra intervista per capire il suo lavoro, conoscere le sue esperienze e le sue opinioni sulla medicina e sulla sanità italiana.

 

Innanzitutto dottore, le volevo chiedere come mai ha scelto questo ramo della medicina?

“L’ortopedia mi ha sempre affascinato, sin da quando ho iniziato a studiare la medicina e quando mi sono iscritto al corso di laurea. E’ una disciplina che mi è sempre piaciuta!”.

Il suo excursus lavorativo prima di diventare primario qual è stato?

“Posso dire che ho raggiunto tutti i traguardi che mi ero prefissato nella carriera lavorativa e di questo sono molto contento. Prima di andare al Fatebenefratelli, lavoravo al Policlinico, insegnavo anche. Però, capii che non era quello che volevo, il mio desiderio era svolgere l’attività chirurgica. E così, quando uscì il bando a Benevento, mi iscrissi e lo vinsi”.

Cosa ne pensa del sistema universitario italiano, specialmente per le facoltà di medicina?

“Personalmente, lo reputo un sistema balordo. I test di ingresso sono una lotteria e non viene premiato lo studente più preparato così. Perciò, decidessi io, eliminerei il numero chiuso e soprattutto questi quiz assurdi”.

Tornerebbe a insegnare?

“Assolutamente no! Non fa per me, mi piace più il contatto coi pazienti e prediligo l’attività chirurgica”.

Cosa ne pensa del sistema sanitario nazionale e, soprattutto, di quello della Campania?

“Un sistema che va rinnovato assolutamente. In Campania la situazione non è facile, ma si riflette un po’ quella a larga scala, a livello nazionale. Fosse per me, adopterei più privatizzazione perché nelle mani di politici così le cose non possono andare assolutamente bene Certo, per chi si affida al sistema nazionale perché non ha risorse economiche sufficienti, il sistema nazionale è l’unico disponibile però non è normale che si debbano effettuare visite in ospedali fatiscenti e che ci vuole tanto, troppo tempo per prenotarsi. Deve cambiare la mentalità della politica”.

Un’ultima domanda. Che livelli ha raggiunto l’ortopedia attualmente?

“Livelli altissimi. E’ un settore all’avanguardia e molto specializzato, al passo coi tempi. Basti pensare a tutte le nuove tecniche di operazione e alle nuove protesi. E’ la scienza che si evolve e che dà una grossa mano alla medicina, che deve sempre migliorarsi per portare avanti al meglio la salute delle persone”.

Share This Post