Prima classificata nella sezione poesia alla XII edizione di questo concorso è stata Roberta Attanasio, residente a Casoria, la quale si è distinta per la poesia “Vespro”.
Roberta è laureata in Lettere Moderne e attualmente frequenta la facoltà di Filologia Moderna presso la Federico II di Napoli.
La sua passione per poesie e racconti non è recente: numerose le sue pubblicazioni, tra cui quella della poesia “Fendeva lieve la barca nel vespro” sulla raccolta “Tra un fiore colto e l’altro donato” (Aletti Editore), e di un racconto breve e di due poesie sul Corriere dello spettacolo. È inoltre coautrice della silloge poetica Euritmie, edita per la casa editrice Aracne.
Altro coautore della silloge del 2015 è Salvatore di Marzo, nato a Napoli, laureato alla facoltà di Lettere moderne alla Federico II. Redattore di articoli di recensione teatrale o di eventi del capoluogo campano presso riviste telematiche registrate ( “Eroica Fenice | La rinascita della cultura”, e “Teatro.it | Informazione) ha anche pubblicato articoli di argomento letterario sulla nascente rivista “Grado Zero | Rivista culturale online”.
Come Roberta, Salvatore ha una grande passione per la scrittura sia in prosa che in poesia, e ha pubblicato opere quali il breve testo “Biografia “semiseria” di Massimo Troisi” per la raccolta “L’opera che Troisi non ha mai scritto. La sua poesia “Il viandante” ha ricevuto una menzione speciale per la sezione Poesia alla XII edizione del Premio Hombres itinerante.
Seguirò
gli infiniti cammini
lungo la vita,
gli interminati
binarî delle desuete
ferrovie,
lasciando i ceppi
riarsi dei padri,
le braccia mormoranti
delle selve
tendere invano alle stelle.
Lascerò
i volti sconosciuti,
e li conoscerò sorridere
in sogni antichi.
Guarderò in viso il cielo,
la luna, il sole,
e le stelle infinite.
E mentre scorgerò commosso
all’orizzonte
danzare la malinconia,
carezzato dal vento amico,
viandante solitario,
ma con il cuore colmo
dei miei cari dolori,
e dei miei cari affetti,
ancora
camminerò
e andrò
nell’alba
lontano.
Le nostre più grandi congratulazioni vanno quindi a Roberta e Salvatore, che hanno permesso a Napoli – e soprattutto a Casoria!- di raggiungere un importante traguardo sulla scena culturale nazionale.