Solenne celebrazione di ringraziamento, presieduta dal Cardinale A. Amato

IN ATTESA DELLA BEATIFICAZIONE, IMITANDONE LE VIRTU’

Un profondo senso di gratitudine a Dio accomunava,  Sabato 25 giugno, i convenuti nella Casa Madre dell’Istituto della Congregazione Suore Adoratrici della croce, che hanno partecipato alla solenne celebrazione eucaristica di ringraziamento per l’ottenuta venerabilità di Madre  Maria Luigia Velotti.

La Santa Messa è stata presieduta da Sua  Eminenza  Rev.ma il Cardinale Angelo  Amato, Prefetto della Congregazione per la  Causa dei Santi; insieme al prelato ha concelebrato la liturgia eucaristica  il clero locale. Dopo la lettura del Decreto di Venerabilità da parte del Postulatore francescano, P. G. Califano, con il canto dell’ Alleluia intonato dal coro della Congregazione la comunità civile ed ecclesiale di Casoria ha espresso la grandeletizia del cuore per il raggiungimento, come sottolineato nel Documento letto di  una tappa importante verso il cammino di beatificazione e di canonizzazione della Venerabile, la quale fu attratta dall’ideale francescano e, benché illetterata, fu ricca della sapienza del Vangelo fino a comprendere il significato salvifico della sofferenza, che accolse conformandosi pienamente a Cristo in Croce”.

Nell’omelia, seguita alla proclamazione della  Parola di Dio (il celebre “  Inno alla Carità”  di S. Paolo e la pagina evangelica della guarigione del servo del centurione romano), il  Cardinale  Amato, dopo avere evidenziato che la Chiesa ha riconosciuto le virtù teologali e cardinali vissute in modo eroico da M. Velotti, ha utilizzato una originale e suggestiva similitudine per porre in risalto le peculiari virtù della Venerabile: nel giardino della Chiesa, ogni santo è paragonabile a dei  fiori, ciascuno diverso nel colore, nella forma e nella fragranza che emana. Il primo da associare alla Fondatrice delle Suore della  Adoratrici della Croce è “il giglio, che simboleggia la Sua fede profonda e l’ intensa spiritualità eucaristica: racconta un testimone che Ella si accostava all’ostia consacrata con respiro ansante, come tormentata da una grande sete, simile all’assetato che si avvicina a una fonte d’acqua per riceverne il delizioso refrigerio; dopo si raccoglieva in preghiera per porsi in ascolto del Signore. Il secondo fiore è la rosa rossa, simbolo della carità, che Madre Velotti manifestava in mille modi, amando Dio nel prossimo: i bambini senza genitori verso i quali mostrava grande compassione nell’orfanotrofio costruito a Napoli; a Casoria, i figli del popolo, ai quali mai faceva mancare il cibo,  anche privandosene;  i bisognosi di una parola amica, di un consiglio, di una preghiera e  gli infermi: curò personalmente una bambina africana molto malata e poi,dopo la  guarigione, l’affidò a una famiglia benestante dalla quale, in seguito fu adottata. Terzo fiore, la viola blu, simbolo di umiltà: la Venerabile, infatti, coltivò in modo particolare questa virtù, combattendo sempre l’orgoglio, la vanità, la superbia, la presunzione, mai facendo prevalere l’amor proprio”; a tal riguardo, Amato ha fatto riferimento alla testimonianza di un frate, il quale, per mettere alla prova la pazienza e l’umiltà di Madre Velotti, spesso La rimproverava e La ingiuriava duramente e ingiustamente con espressioni offensive e insultanti , anche in pubblico, ma Ella mai reagiva e mai mostrava rancore e risentimento nei suoi confronti. Il  Celebrante ha concluso l’omelia esortando tutti i presenti a imitare le virtù della Venerabile, a invocarla nelle necessità, chiedendoLe grazie e miracoli. Ha definito Casoria  Città dei Santi, perché a S.  Ludovico, S. Giulia Salzano,  S. Maria Cristina Brando, si aggiungerà anche la  Madre. “Questa Città” – ha sottolineato- “ il cui nome deriva da “Casa Aurea”, dunque dorata, risplende in Italia per la santità dei suoi figli e per l’apostolato delle Congregazioni, dinamiche e attive. Una grande eredità hanno ricevuto i casoriani, da far fruttificare con il loro impegno  al servizio del Bene e dell’Amore, soprattutto a favore delle fasce più deboli della Cittadinanza
Al termine della solenne celebrazione, la Superiora Generale, Madre  Rosalia  Vittozzi, ha ringraziato  il  Cardinale Angelo Amato, il Postulatore, francescano G. Califano, i parroci e  le suore delle Congregazioni religiose di Casoria e le Autorità istituzionali, in primis, con la fascia tricolore, il neo sindaco  Pasquale  Fuccio e il Sindaco e una rappresentanza della città natia della  Venerabile Un ringraziamento particolare ai prof. Pasquale Di Petta e Francesco Palladino per aver contribuito con i loro scritti e il loro impegno a far conoscere  la vita mirabile di M. L. Velotti. Alla fine, un fraterno momento conviviale  con un delizioso rinfresco.

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