Nell’ambito dei festeggiamenti in onore di S. Benedetto, l’11 Luglio scorso si è svolta a Casoria, nella Parrocchia omonima, una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Metropolita, Sua Eminenza Crescenzio Sepe. Prima della S Messa, alla presenza del parroco don Pasquale Fioretti, del sindaco P. Fuccio, del vicepresidente della Regione Campania T. Casillo, dell’avv. F. Polizio e di un folto gruppo di fedeli, il Cardinale ha benedetto l’oratorio parrocchiale; nell’occasione, giunti all’interno del campetto sportivo, i presenti hanno assistito a un divertente episodio: il Cardinale ha fatto gol al Sindaco, che, nel ruolo di portiere, non è riuscito a parare un calcio di rigore.
Nel benedire la struttura, il Prelato si è compiaciuto del fatto che i ragazzi del quartiere antico della Città possano svolgere svariate attività ludiche che ritemprano il fisico e rasserenano lo spirito in un clima di amicizia e di cordialità fraterna.
La liturgia eucaristica, animata dal coro parrocchiale diretto dal M° Salvatore Pezzella, è stata preceduta dall’intervento di don Pasquale Fioretti, che, dopo aver ricordato il fattivo contributo di mons.don Biagio Iorio e di mons. Mauro Piscopo nella edificazione dell’oratorio, la cui gestazione è durata 70 anni, ha rivolto sentiti ringraziamenti al Cardinale per la sua presenza costante e paterna nella comunità parrocchiale, nell’arco dei dieci anni dalla Sua nomina di Arcivescovo della Diocesi di Napoli, e per la concessione dell’ apertura della porta santa nell’anno della Misericordia indetto da Papa Francesco.
Nell’omelia seguita alla proclamazione della Parola, Sua Eminenza ha richiamato l’attenzione sul fatto che la festa di S. Benedetto di quest’anno reca una particolare e profonda gioia interiore, sia perché capita nell’anno giubilare, sia per l’oratorio pienamente funzionale e, per questo, fruibile a bambini e ragazzi, segno, perciò, della Chiesa presente nel quartiere, in mezzo al suo popolo, per realizzare una piena comunione con le famiglie parrocchiali. Ciò, ha proseguito, rientra nell’insegnamento di San Benedetto, il quale ha promosso un monachesimo non intimistico, staccato dal mondo, ma aperto alla dimensione sociale, attento ai reali bisogni dei più deboli, emarginati, ammalati e miseri. La sua regola fondamentale, infatti, è chiara: “Ora et Labora”. Dunque, ben 16 secoli fa, come Papa Francesco oggi, S. Benedetto ha trasformato la vita della Chiesa, sollecitando i monaci a pregare, contemplare e adorare il Signore, certamente, ma anche a rimboccarsi le maniche, a non chiudersi nelle loro celle per aprirsi alla comunità: “Il Signore chiama ciascuno di noi, ma non sempre si ha la forza di rispondere, presi da tante preoccupazioni. Eppure, l’Eterno Padre ci è vicino proprio per sostenerci nelle difficoltà quotidiane, per aiutare ognuno di noi a rialzarci lungo il cammino, sempre pronto a mostrare nei nostri confronti una infinita misericordia. S. Benedetto ha accolto Cristo dentro di lui, ma è stato pronto a donarlo a tutti, seminando ovunque la Parola del Vangelo per la costruzione di una società fondata su Dio e sui valori autentici, umani, morali e sociali “. Egli, pur appartenendo a un a famiglia ricca, “non esitò ad abbandonare i suoi averi e una vita comoda e agiata per accogliere nel suo cuore la volontà di Dio.
L’invito, allora, del Cardinale Sepe ai numerosi fedeli e alle suore delle Congregazioni religiose di Casoria è di accogliere l’ eredità di S. Benedetto, cercando la santificazione non solo con lo studio e la preghiera, ma con “il personale e responsabile contributo a favore della società, per una vera crescita umana di familiari, parenti , amici e concittadini. Fatevi santi! “Tutt ‘o riest nun val niente! E a maronn v’accumpagn “!
Si è conclusa così una cerimonia religiosa molto intensa, alla quale i fedeli hanno partecipato in pieno raccoglimento. Ottimo il coro, con canti eseguiti impeccabilmente sotto la direzione di Pezzella, che si è avvalso di un trombettista molto bravo. I festeggiamenti continueranno il 16 e il 17 luglio prossimi con la “Sagra del pane”, lo spettacolo “Frammenti d’arte” e la corrida con A. Fiorillo. La comunità parrocchiale è
grata al parroco don Pasquale Fioretti, al viceparroco e a tutti gli operatori pastorali per aver ben saputo coniugare la dimensione spirituale con quella comunitaria.