Segnalazione inquinamento Casoria

Al Signor Sindaco del Comune di Casoria

All’Assessore All’Ambiente

Al Dirigente del Settore Ambiente e.p.c. Quotidiani Locali

SEGNALAZIONE :

Ultimamente su parecchi quotidiani locali e nazionali sono stati pubblicati articoli con il quale gli ambientalisti e cittadini denunciano l’alto tasso di inquinamento sul territorio di Casoria.

Negli articoli viene evidenziato l’alto degrado ambientale dovuto alle mille discariche e/a tante fonti nocive. C’è l’amianto che semina malattie e morti, ma anche l’inquinamento del sottosuolo con molti sversatoi abusivi contribuisce ad aggravare il già forte deterioramento della natura. Senza contare che i gas di scarico delle automobili, imbottigliate per ore nel traffico, e le ciminiere-killer di tante fabbriche a rischio rappresentano altri fattori preoccupanti per la salvaguardia della salute dei cittadini di Casoria. A lanciare l’allarme sono gli ambientalisti e gli ecologisti. Ma la battaglia sull’ambiente investe un po’ tutti anche perché non c’è una zone della città di Casoria dove si stia meglio. Le statistiche fanno rabbrividire — qui si muore di tumori con percentuali superiori ad altri comuni d’Italia. Sicuramente una causa ci dovrà pur essere; per questo si chiede all’Assessore all’Ambiente e Dirigente del settore studi accurati e continui affinchè venga tutelato il diritto dei cittadini di Casoria a vivere senza preoccupazioni„ in quanto la tutela della salute dei cittadini di Casoria rappresenta un ambito di attività, nonché di peculiare e priorità impegno intorno al quale devono e possono esser valutate l’efficace e l’efficienza della pubblica amministrazione. Ma il disagio legato al deterioramento ambientale certamente ha origini più profonde e richiede una task-force di esperti che sia in grado di affrontare la problematica da ogni angolazione. Ci sono zone nella Frazione di Arpino che non hanno le fogne e scaricano i liquami direttamente nella falda acquifera. Senza contare il degrado che esiste nell’area del Cantariello, dove gli sversatoi abusivi non si contano; la succitata zona è diventata una discarica a cielo aperto dove si va a sversare di tutto. Discariche di rifiuti a parte, c’è il rischio amianto. A Casoria come nella frazione di Arpino ci sarebbe ampia diffusione dell’Asbesto, ancora oggi utilizzato come isolante termico. Le concentrazioni in aria urbana superano le mille fibre per metro cubo in prossimità di incroci con traffico intenso. La presenza sul territorio di eventuali fonti, materiali e sostanze che, inquinando l’ambiente o venendo a contatto con le persone , possono causare direttamente o indirettamente — danni alla salute dei cittadini di Casoria, deve pertanto essere accertato in modo sicuro e scrupoloso, attraverso una costante e puntuale attività di analisi e monitoraggio ambientale. In particolare, il timore che in alcune zone della città di Casoria possano essere tracce di materiali potenzialmente cancerogeno comunque patogeni non può continuare a gravare sui cittadini di Casoria più direttamente coinvolti da questa eventualità, ma deve divenire preoccupazione primaria e oggetto di attenzione responsabile da parte dell’Amministrazione Municipale. Non dimentichiamo che da un ultima analisi del Policlinico di Napoli Casoria è il terzo paese in Campania che ha la più alta percentuale di morte per tumore (mesotelioma — malattie polmonari — malattie tumorali alla vescica. Tutto ciò premesso, si resta in attesa di cortese e sollecito riscontro alle segnalazione dello scrivente. Nel caso specifico dell’allarme lanciato da numerosi cittadini di Casoria abitanti nella zona di Via Armando Diaz e Via Petrarca, dove era ubicata la ex Rhodiatoce ed ex Tubi Bonna – circa il rischio, zona S.S. 187 dove era ubicata la ex Resia; se siano contaminate pesantemente da amianto, è perciò indifferibile una precisa assunzione di responsabilità ed un intervento mirato ed immediato da parte comunale.

La necessità di acquisire dati e informazioni attendibili circa la presenza di amianto e di altre sostanze nocive provenienti dai siti industriali suddetti e dagli immobili comunali e privati; tali da interessare la più ampia area dei quartieri Casoriani interessati — che fra l’altro ospitano alcune scuole — configura un preciso dovere dell’Amministrazione Comunale, cui questa non può e non deve sottrarsi , sia per un obbligo di trasparenza nei confronti dei cittadini, sia in quanto garante della difesa della salute pubblica. A tal fine, si chiede al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente se non ritengono assolutamente improcrastinabile un concreto impegno in questa direzione. Impegno che non può prescindere dalla promozione di ogni utile sinergia con l’ Azienda Sanitaria locale e con i soggetti istituzionali competenti nel ramo, al fine di garantire la corretta applicazione delle norme vigenti in materia di prevenzione e tutela della salute e dell’ambiente dei cittadini di Casoria. In questo senso si sollecita ogni tempestivo sforzo dell’Amministrazione per verificare e attivare gli opportuni canali di conoscenza dell’effettiva presenza di siti inquinanti nei quartieri della città di Casoria interessati, predisponendo attraverso indagine ricerche i necessari percorsi di accertamento e bonifica a norma di legge.

Michele Bruno

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