Adoro Napoli. Adoro questa città perché offre sempre nuovi spunti nei momenti più inaspettati, ti mostra sempre un volto nuovo e lo fa nel momento in cui stavi per convincerti, per l’ennesima volta, di conoscere già tutte le storie che nascono, crescono e vivono in seno alla dolce Partenope. Nei giorni appena trascorsi, ad esempio, ho scoperto una realtà decisamente interessante che ha la sua base a Scampia: sto parlando della “BandaBaleno”, gruppo specializzato per la “Murga”. Ammetto che fino a qualche settimana fa non avevo mai sentito questa parola e dopo l’evento a cui ho assistito al Palastadera di Poggioreale ho capito che cosa mi sono perso fino ad oggi. La Murga, come mi ha spiegato Giovanni, giovane ‘murguero’ di soli 19 anni, è un fenomeno che affonda le proprie radici nell’America Latina (soprattutto in Argentina) e nasce per dare voce agli schiavi che vedevano nella giornata di Carnevale un vero e proprio momento di liberazione in cui esternare la propria gioia e allegria, con tanto di ‘sbeffeggio’ ai padroni con gesti simbolici come quello del “frac” indossato all’incontrario. Il fenomeno, col tempo, si è esteso ed è diventato globale, tant’è vero che ha travalicato i confini dell’America Latina e ha contagiato con la sua festa di colori anche altre parti del mondo, tra cui la nostra Italia dove ci sono diversi gruppi che si dedicano con l’anima e con il cuore alla Murga. La “BandaBaleno”, ovviamente, vive il suo momento più bello nel periodo del Carnevale, anche perché è l’elemento alla base della Murga, ma i ragazzi di questo coloratissimo e simpaticissimo gruppo di certo non stanno fermi ad aspettare durante l’anno. Durante questo fine settimana sono stati invitati come “Opening Act” al Palastadera di Poggioreale per un evento di solidarietà e appena ho saputo della loro presenza, dopo l’interessante racconto da parte di Giovanni, mi sono detto che non potevo mancare. Ho assistito da “dietro le quinte” al momento in cui i “murgueri” si sono dipinti i volti con delle meravigliose e stravaganti maschere di colori, poi hanno indossato gli abiti ‘di scena’ (tra cui il famoso frac all’incontrario di cui sopra) e dopo aver preso i loro tamburi e piattini si sono posizionati dietro ad un grande tendone in attesa che lo speaker annunciasse il loro arrivo e desse il via al grande evento. Con l’ingresso della BandaBaleno abbiamo assistito al PalaStadera ad un’autentica esplosione di suoni e colori. Un ritmo decisamente coinvolgente e travolgente quello dei tamburi suonati dalla “Banda” che mi ha fatto pensare a quanto debba essere bello vivere un evento del genere in strada, e non solo in un palazzetto, nel periodo del Carnevale. Un pensiero che avrà sfiorato anche le menti degli altri presenti che, al termine dell’esibizione dei murgueri, hanno scandito una vera e propria standing ovation. Meritatissima. Probabilmente stiamo parlando di una delle più belle realtà del capoluogo campano ed è per questo che ho deciso di condividere con i lettori del nostro settimanale questa bella storia. Sul nostro territorio ci sono veramente tante eccellenze, per scovarle basta non perdere mai la curiosità, che è il motore che muove tutto. Ed è per questo che l’invito si estende ad un arco temporale decisamente più ampio: lo sapete che a Scampia c’è un Carnevale che va avanti, con grande successo, da 35 anni? Non lo sapevate? Perfetto, ora che lo sapete dovete necessariamente metterlo in agenda. Anche perché la BandaBaleno è un ottimo metodo per migliorare l’umore. Provare per credere.