La civilta’ di un popolo e’ inversamente proporzionale alla quantita’ di giornate mondiali dedicate a qualcuno o a qualcosa. In questi giorni si e’ celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per l’occasione, le principali piazze italiane si sono riempite di comizi e concerti solidali. Sono stati organizzati incontri, si sono invasi i social network con immagini di nastrini e scarpette rosse, simboli principali di tale ricorrenza. Tuttavia viviamo in un’epoca in cui collocare questo genere di manifestazioni risulta fortemente in contrasto con il comune modo di considerare e considerarsi donna. E’ una ridicola presa in giro vedere la showgirl di turno, solitamente scosciata e nuda in copertina, sfoderare una finta sobrieta’, giusto il tempo di prender parola ed ottenere il plauso della platea, in merito a tematiche serie e per molte sinonomo di reale dolore. E’ certamente facile scrivere un articolo contro la violenza sulle donne perche’ il calendario ci ricorda che e’ il giorno giusto. Una vera e propria tendenza. Del resto per noi giornalisti una delle regole auree e’ quella di stare sempre sul pezzo… Noi di Casoriadue vogliamo rompere i soliti schemi e rimarcare l’importanza della cosa ricordando che si dovrebbe urlare il proprio NO a questo degenerato atto ignobile “everyday”. Sarebbe auspicabile la costruzione di una rete informativa costante, pronta a squarciare il fitto velo di ignoranza ed omerta’ che ricoprono il problema, quello appunto della violenza. Questa cresce e si rafforza ogni volta che la si lascia agire reggendole il gioco col voto del silenzio. Non ha senso mostrare cordoglio, rispetto e solidarieta’ una sola volta l’anno. Non e’ credibile e neppure accettabile! La violenza la si combatte con la cultura; ogni genitore dovrebbe ritenere questo concetto imprescindibile dall’educazione dei propri figli e, qualora la famiglia si dimostrasse manchevole in tal senso, dovrebbe intervenire la scuola. Si proponga dunque di andare oltre il bigottismo che ci circonda e pretendiamo che se ne parli piu’ spesso e, possibilmente, con maggiore serieta’ e coerenza. Impariamo a pretendere rispetto reale e concreto, innanzitutto da noi stessi. Diciamo NO alla violenza sulle donne ogni giorno, con i fatti e non solo a parole!