Non ha bisogno di presentazioni Roberto Saviano.
E’ uno di quei personaggi tanto amati quanto, a volte, odiati che sono entrati a far parte della cultura giornalistica-letteraria del nostro Paese.
Non desta stupore, dunque, che già molto prima dell’orario previsto, molte persone abbiano atteso in fila di poter entrare al CAM (Contemporary Art Museum) di Casoria.
E’ il 20 dicembre e Roberto Saviano è in visita al CAM dove gli è stata dedicata una sala del museo, sempre all’avanguardia nella presentazione di opere di arte contemporanea e gioiello della città. Una tappa nel napoletano, dunque, dopo che già il mese scorso Saviano era stato a Napoli per presentare il suo ultimo libro “La paranza dei bambini”.
Visibilmente colpito, lo scrittore si è dichiarato emozionato e felice che, in una terra spesso legata al sangue, si dedichi una sala a chi è vivo, legandosi a una modernità tipica dei Paesi nordici. Ha poi sottolineato come le opere esposte al CAM sbattano in faccia allo spettatore le contraddizioni e non vogliano far evadere ma lasciar entrare nella ferita del reale, soffermandosi su come sia bello credere ancora che un’opera d’arte possa cambiare il destino di un uomo.
Presenti il direttore del museo, Antonio Manfredi, e il sindaco della città, Pasquale Fuccio, nonché numerosi giornalisti delle più importanti testate nazionali e locali.
Un evento importante per Casoria, destinato certamente a restare nella memoria dei suoi cittadini: dalla giovane ragazza che ha atteso in fila per farsi autografare un suo libro, all’anziano che voleva incontrarlo “anche solo per stringergli la mano”.
E nella mente di tutti forse non resteranno tutte le parole, gli interventi, le opere che sono state presentate in questo pomeriggio di arte e legalità, ma sicuramente ognuno porterà con sé un dettaglio, un ricordo prezioso di quest’incontro.
“Quello che raccontiamo, lo raccontiamo per trasformarlo” ha concluso Saviano nel suo intervento.
Forse è questo il dettaglio che resterà impresso ai più. Forse è anche la risposta migliore che si possa dare a chi lo accusa di infangare Napoli senza utilità.
Gianluca Grimaldi