La Regione Campania , settore “Fasce deboli”, promuove un valido e interessante progetto a favore dei bambini autistici. Non si creda che l’autismo sia una patologia rara: molte sono le famiglie che affrontano quotidianamente, sperimentando spesso l’insensibilità e l’indifferenza delle istituzioni, i disagi e le difficili problematiche derivanti dalla presenza in casa da bambini colpiti da questa grave disabilità, per la quale occorre un’assistenza adeguata. I dati sono eloquenti: in Italia 1 su 150 presenta sintomi ascrivibili all’autismo, mentre nella sola Campania nascono annualmente 350 bambini con disturbi autistici.
Con un finanziamento del CIPE, ammontante a un milione e mezzo di euro, la Giunta regionale mira alla riabilitazione dei pazienti in difficoltà a causa dei sintomi che non consentono di vivere serenamente. Obiettivo del progetto è di realizzare una rete interistituzionale tra Regione, Scuola, ASL, Università, Enti locali, Ordini professionali e Associazioni familiari, per favorire approcci curativi rispettando Linee di intervento approvate.
Il consigliere alla Sanità del presidente della Regione Raffaele Calabrò, al riguardo, ha affermato che le varie istituzioni ed Associazioni, in primis i Comuni, che amministrano i fondi per le politiche sociali, hanno il dovere morale e civile di collaborare costruttivamente per “far sentire meno soli i pazienti affetti da autismo e per alleviare il carico delle loro famiglie”. L’autismo, infatti, comporta gravi deficit nelle aree della comunicazione, dell’interazione sociale e problemi di comportamento: iperattività, tempi di attenzione brevi, impulsività, aggressività, autolesionismo e, specialmente nei bambini piccoli, crisi di collera. La caratteristica più manifesta è l’isolamento dal mondo con assenza di risposta verbale e non verbale. Le cause? Ancora non sono chiare: sono state formulate varie ipotesi (biologiche, genetiche, cognitive…), ma non si è ancora giunti ad una completa definizione. Il disturbo, però, è trattabile, tanto è vero che oggi ci sono bambini autistici curati con successo che giocano, parlano, studiano e godono della loro vita. Tali progressi sono da attribuire al fatto che recentemente sono stati approntati, oltre Atlantico, modalità di trattamento efficaci, sconosciute, però, alla maggioranza di medici italiani e, quindi, i bambini con autismo in Italia non possono godere di questi nuovi trattamenti. La scienza medica ufficiale nel nostro Paese considera l’autismo ancora un disturbo psichiatrico da curare esclusivamente con terapia farmacologica, senza invece andare ad indagare nelle singole problematiche biochimiche di ogni bambino. Il progetto della regione Campania è in linea con le recenti acquisizioni terapeutiche e, quindi, le famiglie casoriane che hanno un bambino affetto da disturbi autistici possono contattare l’Ente regionale per ricevere informazioni su tale importante iniziativa.