“L’astensione della magistratura onoraria dalle udienze civili e penali nella settimana appena conclusasi e’ stata in media del 95 per cento. Lo sciopero e’ il seguito naturale della grande manifestazione svoltasi il 16 febbraio davanti al Csm, a cui parteciparono quasi 800 giudici di pace provenienti da tutta l’Italia”.
E’ quanto si legge in una nota congiunta dell’Unione nazionale giudici di pace (UNAGIPA, presidente Maria Flora Di Giovanni), dell’Associazione Nazionale Giudici di Pace (ANGDP, presidente Gabriele Di Girolamo), della Confederazione Giudici di Pace (presidente Stefania Trincanato, segretario Luigi Vingiani) e dell’associazione Valore Uomo (presidente Giusppe Mazzucchiello).
“Piu’ di 5000 magistrati onorari, tra giudici di pace, Got e vice procuratori onorari sono stati compatti nel protestare, in ogni sede giudiziaria italiana, con la conseguenza che milioni di processi civili e penali sono letteralmente saltati – si legge ancora nella nota a firma dei presidenti delle Associazioni dei Giudici di Pace- Nonostante i nostri numerosi appelli sul superamento della precarieta’, sull’assenza di tutele previdenziali ed assistenziali e su una certezza retributiva, come invece sancito dall’Europa con le sue direttive e con la pronuncia del Comitato dei diritti sociali europeo di recente pubblicazione e l’imminente apertura della procedura di infrazione da parte della Commissione Europea, il Ministro Andrea Orlando continua a non rispondere alle nostre istanze. Di fronte, alle costanti richieste di tutte le sigle per la riapertura del tavolo tecnico, ormai bloccato dal dicembre 2015, il ministero ha preferito confezionare la riforma della magistratura onoraria senza il contributo di chi la subira’ personalmente sia sul piano economico sia sul piano psicologico”.
“L’auspicio e’ che, dopo la massiccia astensione di questa settimana, Via Arenula riapra il tavolo tecnico con le associazioni”, aggiungono i giudici di pace.
“Pieno sostegno alla battaglia per lo spirito di abnegazione e spirito di sacrificio al servizio della giustizia. dispiace che proprio la magistratura onoraria, che tanto fa per il funzionamento di quella parte della giustizia cosi’ vicina alle esigenze dei cittadini, debba poi arrivare a bloccare i processi per ottenere attenzione, giustizia e tutela”, ha concluso l’avv. Mazzucchiello.