CASORIA, 5 aprile 2017 – Si chiamerà “Make it happen”, letteralmente “fa’ che accada”, ed è l’evento di primavera promosso per martedì 11 aprile dal Comune di Casoria al fine di coinvolgere i cittadini, le associazioni del territorio e le scolaresche in un’esperienza di “cantiere partecipato”, che porterà alla trasformazione dell’ex area militare di via Michelangelo in un parco urbano.
L’iniziativa rientra nel programma europeo Urbact III – “Sub>urban. Reinventing the fringe” (2014-2020), che punta a promuovere nelle città che vi aderiscono, oltre a Casoria ne fanno Anversa (Belgio), Baia Mare (Romania), Barcellona (Spagna), Brno (Rep. Ceca), Düsseldorf (Germania), Oslo (Norvegia), Solin (Croazia) e Vienna (Austria), uno sviluppo urbano sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale.
Tre sono i momenti che scandiranno la giornata di martedì prossimo. Si va dall’inizio delle attività ludico/didattiche di rilievo botanico, fissato per le ore 9.30, al pic-nic nel parco con merenda a sacco delle 11, sino ad arrivare alle vere e proprie attività di “cantiere partecipato”. Bambini, giovani e tutti coloro che volessero condividere la giornata al parco saranno coinvolti nel cantiere, monitorandone le attività sotto la guida dell’impresa appaltante e dei tecnici responsabili. Sarà inoltre possibile proseguire il lavoro di piantumazione di essenze arboree e contribuire alla realizzazione di nuovi spazi di progetto del verde. Per i più piccoli è prevista anche una caccia al tesoro.
“L’evento costituisce uno dei momenti di progettazione partecipata portati avanti da dicembre 2015 dal Comune di Casoria – spiega il sindaco Pasquale Fuccio –, l’area su cui si svolgerà l’evento di via Michelangelo è già stata oggetto di un primo evento di social gardening e di una procedura di gara che ne consentirà la trasformazione in parco. Ci piace pensare che le scolaresche, gli allievi degli istituti del territorio, i cui dirigenti sono stati già invitati per venerdì in Comune per prendere parte ad una riunione tecnica ed organizzativa, continuino ad essere le sentinelle di questo parco. Casoria ha bisogno di aprire i propri spazi ai più piccoli e ai suoi giovani. I tempi delle procedure, spesso lunghe e farraginose, non impediranno a questa città di avere il proprio polmone verde”.