NAPOLI – C’è tempo fino al 17 aprile 2017 per ammirare la mostra ‘SOS Partenope. 100 artisti per il libro della città’, a cura de Il Mondo di Suk in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. L’iniziativa è ospitata presso le sale espositive del I e II piano di Castel dell’Ovo e ha come obiettivo sostenere e finanziare il progetto di crowdfunding per la traduzione in italiano del libro di Jean-Noël Schifano ‘Dizionario appassionato di Napoli’. Per scoprire meglio il progetto, ecco le domande che ho voluto rivolgere alla giornalista Donatella Gallone, tra coloro che hanno fortemente voluto e promosso la mostra.
Come è nata l’iniziativa ‘SOS Partenope. 100 artisti per il libro della città’?
“È maturata nel tempo. Da quando, nel 2008, la città annaspava, soffocata dall’immondizia e i cumuli di rifiuti facevano il giro del mondo. In quel periodo, dopo anni di lavoro nella carta stampata, decisi di tuffarmi nel web, fondando ilmondodisuk, portale, magazine, casa editrice per rilanciare l’immagine della città, concentrando tutta l’attenzione sui suoi talenti. E pensai che un libro pubblicato in Francia nel 2007, come quello di Jean-Noël Schifano, potesse essere un veicolo importante per smantellare i pregiudizi sulla città e farla conoscere nella sua vera essenza. E che lo scrittore stesso, cittadino onorario di Napoli, potesse diventare un testimonial eccezionale di Napoli nel mondo”.
Cos’è il libro ‘Dizionario appassionato di Napoli’?
“Un alfabeto di sentimenti, ma anche un libro appassionato e appassionante, che in 580 pagine, dalla a alla zeta, approfondisce la storia della città e la racconta con la devozione di un innamorato e la minuziosità dello storico”.
In che modo l’arte in tutte le sue espressioni può essere canale di cose positive per la città di Napoli?
“L’arte è una vera ricchezza per tutto il sud, è il suo petrolio. E se si crea un progetto strategico attraverso eventi, gemellaggi internazionali, manifestazioni intercontinentali. può creare mercato e, quindi, economia”.
Gli artisti che hanno partecipato al progetto hanno varie età, dai ventenni ai novantenni….
“È una bellissima festa dell’arte, con tanta partecipazione. Protagonista è il talento che non ha età. E’una rete come quella che sta costruendo EnterprisinGirls (di cui orgogliosamente faccio parte), una realtà associativa guidata da Francesca Vitelli che mette insieme imprenditrici, professioniste, associazioni con un obiettivo comune: offrire spazio alla creatività e produrre occupazione, attraverso la condivisione di idee e progetti”.
In che modo l’universo di internet ha arricchito il mondo dell’arte ed è una realtà positiva per iniziative come quella da te promossa?
“Ha abbattuto le barriere del cartaceo, eliminando in parte, la discriminazione del potere culturale nelle mani dei ‘pochi eletti’. Così anche chi non fa parte del ‘Sistema dell’arte’, vale a dire curatori, gallerie, musei, può avere un proprio ampio pubblico”.
L’iniziativa di cui parliamo ha un obiettivo culturale di spessore, ma cosa senti di dire affinché le persone siano sempre più attente al mondo dell’arte e si dia la giusta attenzione agli artisti e ai progetti come ‘SOS Partenope’?
“È un problema di comunicazione. Più se ne parla e più la gente si affeziona alla cultura. Deve diventare un fenomeno virale e la rete è uno strumento formidabile per questa diffusione capillare”.
Emilia Sensale