“Ex vertenza  Carrefour” di Casoria – Continua la mobilitazione dei Lavoratori

“Ex vertenza  Carrefour” di Casoria – Continua la mobilitazione dei Lavoratori –

Venerdì 21 luglio, dalle 10,30, presidio a Palazzo Santa Lucia

Continua la mobilitazione dei lavoratori ex dipendenti dell’ex Carrefour di Casoria; dopo l’iniziativa svolta lunedì 17 all’esterno del sito di Casoria (oggi in ristrutturazione) e successivamente presso il Comune, le Organizzazioni Sindacali Filcams – CGIL, Fisascat – CISL e Uiltucs – UIL di Napoli e della Campania, unitamente alle lavoratrici ed ai lavoratori ex dipendenti della struttura commerciale “ex Carrefour di Casoria”, hanno deciso di manifestare all’esterno della Regione Campania a Palazzo Santa Lucia dalle 10:30

La vertenza che riguarda a tutt’oggi oltre 150 persone licenziate e collocate in mobilità dopo il fallimento dell’impresa locale che rilevo la gestione dalla multinazionale Carrefour.

Il sito di Casoria, ubicato in una località ritenuta strategica per la distribuzione commerciale, da circa un anno è stato rilevato una nota società nazionale, il gruppo COSMO s.p.a. che sta procedendo ad una totale ristrutturazione per ricavarne una nuova e moderna struttura commerciale di prossima apertura.

Dopo numerosi incontri svolti in Giunta Regionale della Campania, non si è riusciti a concretizzare un percorso condiviso che possa in qualche modo garantire una ripresa occupazionale di questi lavoratori all’atto dell’apertura della nuova struttura di Casoria.

Eppure la nuova Legge Regionale che disciplina la distribuzione commerciale (L.R. n° 1/2014), approvata con spirito unitario nel corso della precedente Consiliatura proprio per far fronte a situazioni come quelle di Casoria, contiene chiare norme di indirizzo che spingono, sostengono ed incentivano la rioccupazione dei lavoratori del bacino espulsi dal ciclo produttivo in caso di nuove aperture di medie e grandi strutture commerciali.

Ed è proprio verso la Regione Campania che il Sindacato rivolge ancora una volta un appello per riconvocare a strettissimo giro un tavolo con l’azienda proprietaria del sito e le parti sociali, esercitando appieno il proprio ruolo per facilitare la definizione anche formale di un chiaro percorso di recupero occupazionale.   

 

Non si può correre il rischio di perdere una delle pochissime occasioni che offre il territorio per la ricollocazione produttiva di questi lavoratori. Il tempo stringe ed anche l’ammortizzatore sociale della mobilità è in scadenza.

 

Sarebbe assurdo se la nuova struttura commerciale aprisse lasciando per strada decine e decine di lavoratori, senza alcuna seria prospettiva di lavoro. Sarebbe addirittura vergognoso se ciò avvenisse a causa di ritardi ed inefficienze di Istituzioni che devono avere come primo obiettivo il LAVORO in CAMPANIA.

 

 

 

 

Napoli, 20/07/2017

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