L’equipe guidata dal dott. Francesco Pignatelli, responsabile UOC di Chirurgia Vascolare dei Pellegrini e dell’Ospedale del Mare, ha effettuato, nel neonato Ospedale del Mare, un intervento innovativo di chirurgia rigenerativa, utilizzando le cellule staminali su una paziente 80enne a rischio amputazione di un arto.
“La terapia è sicura, i risultati preliminari sono molto incoraggianti e in linea con quelli pubblicati in letteratura – spiega il dott. Pignatelli – La paziente C.C., alla quale era gia’ stato amputato un arto ed era a rischio di perdere anche l’altro arto, da mesi non riusciva a dormire la notte per il dolore nonostante facesse uso di antidolorifici. Gia’ dal giorno successivo all’operazione la signora non ha accusato piu’ dolore e finalmente ha potuto dormire tranquillamente la notte”.
“Dal punto di vista tecnico – sottolinea il dott. Pignatelli – dopo aver definito le caratteristiche lesionali della signora, considerata ad elevato rischio di insuccesso chirurgico di rivascolarizzazione ed analizzate le limitazioni delle convenzionali terapie mediche fruibili in tali casi, nel corso dell’intervento abbiamo adottato un’efficace ed innovativa terapia che si basa sull’impianto locale nell’arto da trattare, di cellule mononucleate, autologhe, ricavate dal sangue periferico della paziente stessa. Dopo un modesto prelievo di sangue abbiamo utilizzato un sistema a filtrazione selettiva Monocells che ci permette di concentrare in modo facile e veloce le cellule da impiantare senza danneggiarle. poi si procede all’impianto attraverso delle iniezioni intramuscolari ed attorno alla lesione (se presente) nell’arto da trattare. Le cellule staminali hanno una grande capacita’ angiogenica in grado di indurre la formazione di nuovi vasi per ripristinare i corretti flussi sanguigni e di conseguenza di ossigeno nel tessuto colpito. Possiedono, inoltre, anche una forte capacita’ rigenerativa e accelerano la guarigione di lesioni anche importanti, evitando l’amputazione dell’arto”.
DATI STATISTICI
L’arteriopatia periferica rappresenta una delle piu’ frequenti manifestazioni della malattia aterosclerotica. Il 12% della popolazione tra i 55 e i 70 anni e’ affetto da questa patologia. I fattori di rischio sono rappresentati da fumo, diabete, eta’ avanzata, dislipidemia e ipertensione arteriosa.
“Non sempre i pazienti affetti da arteriopatia ostruttiva aterosclerotica degli arti inferiori, specie se presentano lesioni molto estese, possono essere sottoposti a intervento di chirurgia vascolare, sia convenzionale (by-pass) sia endovascolare (PTA e Stent). In alcuni casi, il tentativo di rivascolarizzazione da’ risultati scoraggianti anche a breve termine, comportando un alto rischio di amputazione dell’arto”, aggiunge il dott. Pignatelli.