E noi naso in su, senza aver pagato l’ingresso (agli iscritti all’Ordine dei Giornalisti è consentito l’ingresso gratis ai Musei). Meglio quello di Benevento ancora vivo anche se sudato, che quelli in effige, con diademi e sorrisi. Il buffet è imbandito, troppo importante la ricorrenza dell’Unità d’Italia e la Mostra sugli Impressionisti, e Alberto supera subito la corda di protezione. Qualcuno richiama all’ordine. E se ci facessimo una scuola dentro Villa Pignatelli? Senza, semmai, guastare l’apparato, compreso gli splendidi soffitti.
Viviamo di ricordi e di altro. Ai miei tempi……. Certo, prima era un’altra cosa…… Però che razza…… Viviamo nel presente e cerchiamo di renderlo migliore. Bé, non proprio come riesce Moratti che paga Eto’o o Tevez, Snejder e Maicon con milioni di euro. Che vuol dire anche rispetto per il vicino di casa e tutti gli altri.
Il Napoli parte per la Spagna, incontra Maiorca e Barcellona, l’Inter no e si vola verso Sorrento. Colloqui in riva al mare. Rispettiamo i riposi altrui. I nostri meno. E annunziamo a Milano che tutto è sistemato. Gasperini non soffrirà per gli ulteriori ritardi. Sulla tabella. I Moratti sono reduci da Forte dei Marmi.
E le storie tornano ad intrecciarsi con l’agilità di sempre. Anche Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli, esperto nel ramo rifiuti, tra Acerra e Pomigliano d’Arco, a contatto con termovalorizzatori, percolato, umido, secco ed indifferenziato, va in vacanza. A Vedelago, ridente cittadina di 17 mila abitanti, nel trevigiano. Andiamo tutti, con lui vanno il Sindaco di Casoria, il movimento di lotta per il lavoro, l’unione sindacale di base. Vedelago è diventata la terra promessa. Carla Poli, invece, la Madonna di Mendugorje. Ma di storie da raccontare ce ne sono ancora tante.
Purtroppo c’è anche quella dolorosa della Turris? Cosa dire? Ma la Turris non ce l’ha spuntata. Non è stata ripescata in Lega Pro, nonostante abbia perso, solo in finale, la Coppa Italia di Serie D, contro il Rimini. La costa corallina battuta, ancora una volta, dalla riviera romagnola. La Turris dovrebbe essere da anni in Lega Pro. La Storia della Turris è raccontata con malcelato disappunto.
Nella voce dei torresi la delusione di una bocciatura, nel momento esatto in cui credevano di aver guadagnato la giusta promozione che ben meritavano.
Le storie si intrecciano e spesso toccano il duolo dell’uomo che vuole, pretende di ottenere ciò che gli spetta ma che gli altri non vogliono dargli.
Floro Flores, intanto firma ad Udine. Oscure manfrine attorno al Napoli. Compreso “la preparazione estiva” di Lavezzi tra Porto Cervo e Porto Rotondo. Chiare le parole del Presidente del Napoli in diretta televisiva a Sky Sport 24, intervistato da Sara Benci e Luca Marchetti. “Non voglio pensare che questa decisione nasconda un secondo pensiero. Se fosse così dovrei prendere decisioni severe”.
Lavezzi fa finta di essere ritornato all’ovile. La preparazione dei calciatori agli ordini di Mazzarri e del suo staff scorre a pieno ritmo.
E poi il pensiero va a Nino D’Angelo e Sal da Vinci. Nella loro voce la contraddizione di Napoli. Nino canta e si fa sentire come dovrebbe farsi sentire Napoli. L’altro italianizza, scherza, sussurra. E’ molto bravo. E se si mettessero d’accordo?
Lunghe polemiche su Merola che accentua il dialetto o il…… volgare. Capisco Mario Merola come Nunzio Gallo. Non hanno torto (ne parlo come se fossero vivi perché le loro canzoni sono immortali; indimenticabili le esibizioni di Merola tra il Margherita ed il 2000, nelle sceneggiate). Buon segno.
C’è un pianoforte, che Nino lavora bene. Sal da Vinci si solleva e canta, con una voce chiara, limpida, forte e dignitosa. Oh quante belle canzoni! Scetateve guagliuni, Funiculì, Guarda o’ mare.
Lasciate, cari web lettori, che vi saluti per un po’ di giusta vacanza, con l’immagine di questi nostri artisti, competenti di calcio. I siti web, i portali d’informazione restano aperti. Visitateli. Con i pc portatili, l’iphone, l’ipad, lo smartphone.
Lasciate che pensi a Napoli, al mio sud, così come ho ammirato ed applaudito Salvatore Sorrentino da Piedigrotta (Sal da Vinci) e Gaetano D’Angelo, casoriano di San Pietro a Patierno (Nino). In piedi, a testa alta, con voce chiara e forte. E’ dentro quelle voci tutta la nostra vita antica e nuova (vico Maiorano, vico Lungo San Matteo, Riviera di Chiaia, via Palasciano, via Campegna, Bagnoli, Coroglio, Mergellina). I nostri sorrisi e le nostre sofferenze, le nostre speranze, il nostro diritto, sacrosanto diritto, all’affermazione. Tutto a voce, ripeto, chiarissima e a testa alta. Tante grazie, Nino. Tante grazie, Sal.
Tante grazie!