Hanno cominciato ad affollare i cancelli dal pomeriggio i 60mila tifosi partenopei che hanno preso parte, ieri sera, al debutto della squadra al San Paolo contro il Palermo.Una kermesse realizzata a sorpresa, in barba allo sciopero che ha fatto slittare l’inizio del campionato e che ha suscitato la rabbia e il dispiace dei tifosi e degli appassionati. La serata ha messo insieme sacro e profano: oltre a squadra e tecnico hanno infatti preso parte il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ed il Cardinale Crescenzio Sepe.
Nessuna contestazione ai giocatori, solo due striscioni esposti in curva A e che recitavano: «vergogna» e «scritto semplicemente scioperi chi lavora realmente».
“Stasera siamo tutti insieme per il battesimo del nuovo Napoli, il San Paolo è la nostra casa e voi siete la nostra forza: insieme siamo una grande famiglia. Quest’anno ho già presentato la squadra ma non c’eravate tutti e non c’erano Lavezzi, Gargano, Cavani e Zuniga e neanche i nostri ultimi acquisti: Chavez e Pandev. Questa sera, invece, ci siamo tutti: noi e voi per una grande festa. Grazie alla vostra passione siamo riusciti a tagliare un traguardo storico: la qualificazione in Champions League e noi siamo lì grazie alla vostra passione. Giocare tra le stelle più luminose d’Europa deve essere un motivo di orgoglio e di crescita”: queste le parole di apertura di De Laurentiis che hanno infiammato i cuori dei tifosi presenti. Il patron ha poi chiamato a sè il Cardinale Sepe, poi De Magistirsi che, al centro del campo, insieme a lui hanno atteso l’arrivo dei giocatori.
Appena lo speaker ha iniziato a chiamare gli azzurri la temperatura del San Paolo è andata via via salendo. Ma il termometro del tifo ha raggiunto il massimo quando hanno fatto il proprio ingresso in campo Ezequiel Lavezzi, Marek Hamsik ed Edinson Cavani. Il più acclamato è stato ancora una volta il ‘Pocho’ mentre fischi sono stati rivolti a Leandro Rinaudo che lo scorso anno andò in prestito alla Juventus.
A rendere più scenografica la presentazione dei partenopei i fuochi d’artificio che illuminavano il cielo sopra l’ impianto di Fuorigrotta. La parola è poi passata all’attore Alessandro Siani, mattatore della serata, che rivolgendosi al Cardinale Sepe ha scherzosamente detto: «Eminenza, lei ci deve confessare tutti per quello che abbiamo detto quando c’è stato il sorteggio dei gironi di Champions».
Il Cardinale ha infine benedetto squadra, tifosi e pubblico. “Sono felice di essere il vescovo in una città dove anche la squadra ci fa onore”- ha detto il Cardinale, benedicendo squadra, tifosi e pubblico. L’augurio è che nonostante il girone infernale in Champions il Napoli faccia come Dante che risali dall’inferno al paradiso. È bello essere campioni la domenica e bisogna esserlo anche nella vita. Vinca il Napoli e vinca la città di Napoli”.
Per il sindaco, invece, «Ogni impresa è possibile quando c’è passione e determinazione. È una grande emozione, Che emozione provo stasera da napoletano, sindaco e tifoso. Credo che Napoli sia l’ unica città che possa metter insieme tante persone per salutare la squadra. Tutti insieme con passione e determinazione possiamo far si che le imprese difficili diventino possiibili”.
La festa è stata arricchita dai tre goal azzurri. Ad aprire le marcature al 19′ è stato Marek Hamsik. Il raddoppio è arrivato al 30′ e porta la firma di Christian Maggio che sulla destra scambia con Hamsik. Al 43′ il Palermo ha accorcia le distanze grazie a Migliaccio che di testa ha spiazzato De Santis. Al 21′ della ripresa è stato nuovamente Maggio ad andare in rete. Insomma…il debutto non poteva andare meglio.Ora si attende l’inizio del campionato!