Il governo ha presentato stamani il maxiemendamento alla manovra in discussione nell’ Aula del Senato e ha posto la fiducia sul nuovo testo che verrà votato stasera intorno alle 20. Alle 12.00 inizierà il dibattito sul maxi emendamento, alle 18.00, con la diretta televisiva, le dichiarazioni di voto e dopo le 19 è prevista la prima chiama dei senatori sulla fiducia.
Un vertice di maggioranza, ieri, ha rivoluzionato lamanovra: l’Iva sale al 21 per cento, viene introdotto un contributo del 3 per cento per i redditi sopra i 300 mila euro, dal 2014 ci sarà l’adeguamento delle pensioni delle donne per il settore privato. Giovedì poi il Consiglio dei ministri approverà l’introduzione in Costituzione della “regola d’oro” sul pareggio di bilancio e
l’abolizione delle Province (ma non come era stato promesso dal gvoerno il dimezzamento dei parlamentari). Soddisfatta Confindustria, contrari i sindacati su pensioni e Iva. L’Unione europea approva i nuovi provvedimenti.
Il maxi-emendamento impatta positivamente sul deficit per 4,342 miliardi di euro nel 2012, 4,399 mld nel 2013 e 4,389 mld nel 2014. Nel 2011 invece l’impatto sull’indebitamento netto è di 700 milioni. Quasi tutto il gettito aggiuntivo arriva dal ritocco dell’aliquota Iva dal 20 al 21%. L’innalzamento di un punto dell’aliquota porterà un maggiore gettito di 700 milioni di euro nel 2011 e di 4.236 dal 2012, si legge nella relazione tecnica al maxi-emendamento alla manovra.
«A decorrere dal 1° gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 sul reddito complessivo» nel caso in cui sia «di importo superiore a 300.000 euro lordi annui, è dovuto un contributo di solidarietà del 3 per cento sulla parte eccedente il predetto importo». È quanto si legge nel maxi-emendamento, presentato all’Aula del Senato, che conferma la misura annunciata ieri. L’introito netto per la finanza pubblica del contributo di solidarietà ammonterà a 53,8 milioni di euro per il 2012 e di 144,2 nei successivi due anni.
Proroga condono 2002. «Per i soggetti che hanno aderito al condono di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, i termini per l’accertamento ai fini dell’imposta sul valore aggiunto pendenti al 31 dicembre 2011 sono prorogati di un anno». È quanto si legge nel maxi-emendamento alla manovra depositato all’Aula del Senato.
«Il governo Berlusconi è la causa della mancanza di credibilità del nostro Paese nei mercati internazionali». Lo ha detto Antonio Di Pietro intervenendo in diretta a Radioanch’io di Radiouno. «Rifare la manovra per la quarta volta – ha aggiunto il leader del’Idv – non ci aiuta a guadagnare la fiducia internazionale. Il vero problema politico è l’uso personalistico che Berlusconi fa delle istituzioni. Ogni giorno che lui sta lì è un giorno perso per il Paese».
Fonte : Il Mattino