Venerdì 8 giugno, dalle ore 8.30 presso la Sala Idelson Gnocchi, sarà inaugurato a Napoli il corso “L’importanza della segnalazione delle reazioni avverse successive alla somministrazione dei vaccini”, organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, diretto dalla Prof.ssa Maria Triassi, e finanziato dall’UOD 08 – Politica del Farmaco e Dispositivi della Regione Campania, responsabile Dott. Ugo Trama. In totale, saranno sei gli appuntamenti previsti per il corso, che si terrà da giugno a novembre.
Da oltre un secolo, i vaccini costituiscono la pietra miliare nella prevenzione della morbilità e mortalità di numerose malattie infettive. Tuttavia, nonostante sia stato raggiunto l’obiettivo dell’eradicazione di alcune patologie, negli ultimi anni, anche nel nostro paese, si stanno avvertendo gli effetti di un crescente e scellerato attacco contro le vaccinazioni, finalizzato a screditare questo importante strumento di prevenzione primaria a difesa di tutta la collettività. Al fine di contrastare tale fenomeno, vi è l’esigenza di mettere in atto specifici eventi formativi come il corso sull’importanza della segnalazione delle reazioni avverse successive alla somministrazione dei vaccini, che si rivolge prevalentemente ai professionisti operanti a vari livelli in ambito vaccinale.
<<Una corretta informazione è necessaria per dar modo alla popolazione di aderire consapevolmente alla pratica vaccinale, – afferma la Professoressa Triassi, responsabile del progetto e a capo del Comitato Scientifico – soprattutto tra il personale sanitario. Il primo appuntamento coinvolgerà 60 operatori di Centri Vaccinali della Regione Campania che affronteranno, con esperti del settore, il tema delle implicazioni medico-legali>>.
L’incontro successivo, dei sei previsti fino a novembre, è datato 29 giugno e comprenderà le strategie per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Vaccini.
<<Obiettivo del corso – continua la Professoressa Triassi – è far aumentare la consapevolezza da parte degli operatori addetti alla pratica vaccinale, ma anche dei genitori che sono troppo spesso totalmente disinformati>>.