I giovani; questi sconosciuti!
Mentre i partiti si scannano felicemente con il pretesto di trovare intese più o meno larghe, comincio a capire una cosa fondamentale: il fallimento totale e completo della politica casoriana, dei suoi uomini e delle sue donne, dei giovani e dei vecchi tromboni professionisti della mala gestione. 5 mesi per organizzare il primo Consiglio Comunale. Lunedì 19, giorno di San Gennaro, Santo Patrono delle Città di Napoli, Afragola e Torre del Greco, nel mentre avveniva, nel Duomo di Napoli, il miracolo del sangue, alla presenza di De Magistris, De Laurentiis, Caldoro ed anche Cesaro, la nuova politica casoriana si riuniva per discutere del nobile problema delle commissioni consiliari e degli antichi sperperi che essa comportano, dai permessi di lavoro ai gettoni di presenza. Basta osservare e memorizzare. Non fatevi incantare, cari lettori, da quelli che pretendono di insegnarvi a decodificare il comportamento dei politici. I vostri occhi non vi tradiscono, colgono immagini autentiche e complete: “dietro” non si nasconde che il vuoto. Sempre meno dell’interpretazione dell’esperto. Per dare una visione più ampia, il sito web Casoriadue.it, ha trasmesso in diretta live tutte le fasi del Consiglio Comunale.
Il Sindaco, cioè Enzo Carfora, è d’accordo con quella parte di Città che è per la soluzione dei problemi: vedi via Boccaccio, via
Giolitti, via Etna con gli svincoli sulla bretella Arzano – Frattamaggiore, i suoli espropriati all’IACP 30 anni fa, la polveriera, il largo dedicato al Generale Dalla Chiesa, con i suoi giardinetti, le isole ecologiche, la Scuola di via San Mauro, il varco di via Piccirillo, i tronchi morti di via Petrarca, lo Stadio e tanto altro. Invece il tutto viene frenato dall’inciuciologia, l’argomento maggiormente a cuore, di questi pseudo soggetti politici casoriani.
La politica casoriana è la stessa di trent’anni fa. E non date retta a quelli che vi garantiscono: “una volta era un’altra musica”. Balle! Erano altri suonatori, ma lo spartito non è cambiato.
Nell’attesa , il Partito del Popolo delle Libertà ha continuato le trattative al suo interno. Un Abisso tra le parti. Stefano Ferrara è sempre più solo. Gli eletti delle liste civiche e i loro referenti politici nazionali e regionali non hanno ancora dipanato la matassa politica che li ha condotti alla sconfitta. Ciccio Polizio e i figli Emilio e Fortunato, Franco Trojano e Rossetta sono nell’Udc. Sergio D’Anna, invece, passato con Futuro e Libertà, coalizzandosi con il centro sinistra è riuscito a ritornare non solo alla vittoria ma anche alla gestione della cosa pubblica, così nella spartizione post elettorale ha ottenuto la poltrona di Vice Sindaco ed il prestigioso Assessorato dei Lavori Pubblici. Massimo Iodice e tutto lo schieramento di centro destra non vuole che Carfora vada avanti e tutti loro preferirebbero interrompergli il mandato. Allora direste: “perché i vincitori non si rendono conto di chi hanno sconfitto?”, “perché non c’è unità di intenti?”, “perché il Pd è litigioso al suo interno e perché è in eterno conflitto sia con l’Api che con il suo leader che resta Tommaso Casillo, tornato protagonista sulla scena politica casoriana, dopo tante sconfitte elettorali e non?” Risposta: manca una strategia comune: non c’è coordinamento. Non c’è gruppo che non sia sinonimo di lacerazione. Polizio? E’ sempre alla finestra, sospeso; parla con Fuccio prima, con Iodice poi; non convince Pugliese.
Gli schieramenti di centro sinistra e di centro destra sono alle prese con conflittualità e divergenze tra i gruppi che li compongono. La segreteria del Pd scrive documenti che sembrino dell’opposizione, sia su Casoria Ambiente che sull’assunzione dei dirigenti.
A destra come a sinistra, nel centro laico – liberale come quello cattolico – popolare, c’è una diffusa voglia di “rottura”. Le seconde file di “partiti e schieramenti politici” sembrano quasi essere contagiate da protagonismo ed arrivismo sfrenato. Aspiranti attori della nuova scena politica sono “nuovisti”, gattopardi e populisti. Nessuno degli schieramenti politici locali, almeno secondo le ultime manovre e congetture, risulterebbe essere immune. Orientamenti e direttive di partito o di schieramento sono stati in più di un’occasione elusi da azioni e comportamenti di singoli consiglieri comunali e di interi gruppi politici.
La caratteristica più diffusa tra le forze politiche casoriane è diventata quella della promiscuità.
Accordi trasversali e ricatti, infatti, sono all’ordine del giorno nel centro sinistra e nel centro destra e tra quelli che sostengono il Sindaco.
A fare scuola sono stati i gruppi che si sono conteso l’eredità della Democrazia Cristiana locale. Da una parte i popolari di prima investitura e dall’altra l’udc e le liste civiche. Ci sono nella maggioranza,soggetti politici con fare critico e spesso con atteggiamenti da opposizione, una tattica che vuole arrivare all’azzeramento di tutti gli Assessori, dei Dirigenti, delle nomine di sottogoverno e, oltre naturalmente a “Città del Benessere”, il progetto PIP, qualche posticino di lavoro ed….altro; mentre gli altri sono alla ricerca di una propria identità politica che non riescono a trovare, sospesi al centro……………. Ma non c’è accordo tra le anime della DC, i restanti dissidenti, gli indipendenti e chi governa.
Obietterete: “è un casino”. Esatto! E un casino si può descrivere, ma non merita una spiegazione. Non sforzatevi di comprendere ciò che è incomprensibile. L’unico dato sicuro è che siamo tornati nel luogo dal quale non ci siamo mai mossi: in piena prima Repubblica, con in più tanti ex democristiani che puntano al potere per il potere
Il Pd è quello più lacerato nel territorio casoriano. Perché tutto questo? Perché tante anime in un partito storico e mai riuscito a diventare fondamentale in una Città una volta operaia? Perché così diviso e così spaccato.
Questa è una prima analisi delle “insubordinazioni”, neoalleanze e velate aspirazioni di singoli.
Sono ancora tanti, purtroppo, i democristiani all’interno del Consiglio Comunale e della politica a Casoria.
I democristiani sono quelli dell’affitto selvaggio, i crolli, le somme urgenze, il cemento, le speculazioni, i favoritismi, i concorsi ed assunzioni farse. Basterebbe andarsi a rileggere le determine, le delibere, gli atti di Consiglio Comunale e Giunta Municipale, ormai facenti parte della storia di questa sfortunata Città.
Invece, i consiglieri comunali eletti e demandati a rappresentare i cittadini di questa Città, una volta perla e oggi nella polvere, dimenticano l’unico obbligo che hanno nei confronti dei loro elettori, e cioè il controllo degli atti amministrativi.
A chi il compito di contrastare tutto questo? A chi?
Enzo Carfora potrebbe, dovrebbe ed è la persona giusta.
I 4000 voti in più presi al ballottaggio sono la testimonianza della fiducia che tanta gente ha riposto in lui. Studenti, impiegate, professionisti, tantissimi………………..
NANDO TROISE.