«Non abbiamo mai autorizzato a costruire parcheggi o campi di calcetto sul terreno di via Enrico Caruso, come si è detto» precisano alla parrocchia di San Mauro, usufruttuario del fondo di proprietà del Comune di Casoria. O di cui il Comune è depositario, come preferiscono dire.
Il Capitolo di San Mauro ha affittato il terreno ai signori Del Vecchio Francesco e Salvatore, che hanno tirato su il muro dopo aver presentato una DIA all’ufficio tecnico del Comune per la costruzione di un muretto di un metro e una barriera metallica di due metri. La difformità rispetto alla DIA di cui abbiamo parlato domenica scorsa (il muro è tutto di cemento armato, alto due metri e sessanta) «è un illecito riparabile» dice Pellegrino Mazzone commercialista a San Mauro «gli affittuari hanno sbagliato nella realizzazione, ma hanno già pagato una multa e chiesto di adeguare il manufatto alla DIA. Noi abbiamo autorizzato, in quanto usufruttuari, i signori Del Vecchio a
presentare la DIA, ma le responsabilità di cosa è successo dopo non sono nostre». «Quella DIA è stata annullata» fa sapere intanto Mariano Marino, Assessore al Patrimonio «quel muro deve essere abbattuto».
«Come usufruttuari abbiamo diritto a recintare il terreno, ma abbiamo vietato, nel contratto d’affitto ai Del Vecchio, qualsiasi cambiamento della destinazione urbanistica» continua Mazzone «ma il terreno non è seminativo come è scritto al catasto».
Deve essere chiesto il parere preventivo dell’Ente proprietario, scrive la dirigente all’Urbanistica Valvo nell’atto che annulla la DIA. «È la prima volta che accade. Per altri beni il Comune non ha mai dato nessuna autorizzazione. È un atto politico» dice Mazzone. «Io e i miei predecessori ci siamo sempre comportati come pieni proprietari» ribadisce il preposito Mauro Zurro.
«I cittadini passavano dal terreno perché chi lo amministra glielo ha concesso. Questo è un problema di viabilità che deve risolvere il Comune» dice Mazzone «il progetto della strada c’è già ma non passa per il terreno di via Caruso, bensì dall’altro lato. Se si vuole fare una strada all’interno del fondo, il Comune faccia una proposta al Capitolo».
Sembrerebbe che i legali della Curia siano già pronti alla rescissione di altri contratti con il Comune, come quello per la Villa Comunale e il Palazzetto dello Sport: «Non vorremmo innescare questo meccanismo, ma si poteva risolvere in modo più semplice» chiosa Mazzone.