Piccolo – grande episodio di civismo, di amore per il Bene comune, di cura e interesse per la propria Città: il Direttore Troise passeggiava, il 19 Luglio scorso, in via Marconi e notò una caditoia otturata dal civico 1 al civico 7. Subito sentì il dovere civico di segnalare il guasto al Comune, affinché si provvedesse alla riparazione. L’altro ieri, dopo più di un mese e mezzo dalla segnalazione, Nando Troise è ripassato per la stessa via e si è accorto che la caditoia era ancora otturata. Si è arreso all’inefficienza istituzionale, sbraitando, magari, contro gli amministratori, che occupano il palazzo del Municipio solo “per grattarsi la pancia”? “No”,ha pensato, “se in casa mia ravviso un guasto, e l’operaio chiamato non arriva, cosa faccio? Sto con le mani in mano e mi limito a lanciare vituperi contro di lui? La lagna non serve a nulla! Richiamo, dunque, l’operaio fin quando non si presenta”, perché ho interesse che sia riparato qualcosa che mi appartiene e che ho esigenza di tutelare quanto prima, per evitare che non si aggravi il danno nella casa dove abito.” Bene, così ha fatto il solerte Cittadino: ha segnalato di nuovo al Comune l’otturazione della caditoia e la sua tenacia è stata premiata. Ieri pomeriggio, ha ricevuto un messaggio wap da parte del radiatorista, che ha l’officina proprio nei pressi della caditoia otturata, per comunicargli dell’avvenuta riparazione del guasto e per ringraziarlo per il suo interessamento.
Chi ha accolto la richiesta di Troise è stata la d.ssa Marianna Riccardi, fino a qualche settimana fa Assessore ai LL. PP., la quale immediatamente ha sollecitato la ditta comunale addetta alle riparazioni urbane ad intervenire, come poi è accaduto. Quanti, mi chiedo, passando ogni giorno per una delle strade cittadine più importanti di Casoria, nella quale si trova l’Istituto Sacro Cuore e la Chiesa dove sono custoditi i resti mortali di Santa Giulia Salzano, ha scorto il guasto ed é passato oltre? Quanti, purtroppo, hanno un atteggiamento passivamente delegante verso tutto ciò che è pubblico, come se a loro non appartenesse? Eppure, ci riguarda, eccome! La lezione del cittadino Troise è proprio questa: mai demordere! Sempre tenere il fiato sul collo dei “manovratori”! Ciò che è pubblico, questa è la mentalità purtroppo ancora diffusa in questo nostro Sud, appartiene a tutti e quindi a nessuno! No, non è così!! Se è pubblico appartiene alla cittadinanza intera e, quindi anche a me che ne faccio responsabilemte parte, ed è per questo che me ne devo occupare, devo averne cura,devo averne rispetto.
Antonio Botta
