“Istituire in ogni Comune centri polifunzionali che accolgano i minori a rischio in regime semiconvittuale, avviandoli a percorsi educativi sia d’istruzione che di formazione professionale”.
E’ quanto afferma Mario Covelli, presidente della Camera Penale Minorile, alla vigilia della riunione straordinaria del Csm che si terrà domani a Napoli.
“La proposta prevede una clausola di invarianza finanziaria, poiché il Centro Polifunzionale deve utilizzare organi, persone e strutture già esistenti sul territorio. Solo in caso di opposizione dei minori o dei genitori devono attivarsi meccanismi sanzionatori, che non escludano comunque provvedimenti ablativi o l’adozione”, aggiunge Covelli.
“Nei giorni scorsi, insieme all’Unione Giovani Penalisti di Napoli, presieduta da Gennaro Demetrio Paipais, siamo stati ricevuti a Roma dal Guardasigilli Alfonso Bonafede al quale abbiamo esposto l’urgenza di riformare la legislazione minorile per colmare diversi vuoti normativi, a partire dall’approvazione dell’ordinamento penitenziario minorile fino ad arrivare all’introduzione del procedimento di mediazione nel rito minorile per realizzare completamente la finalità educativa”, sottolinea.
“L’allontanamento del minore dal nucleo familiare appartenente alla criminalità comune o organizzata deve rappresentare l’extrema ratio e deve essere previsto solo se i genitori impediscono il percorso educativo del figlio”, conclude Covelli.