“Non vedo, non sento,non parlo”. Questo rappresentano le tre scimmiette simbolo della mostra Campania Senses del Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Ad accoglierla la splendida cornice del CAM, il museo di arte contemporanea diretto da Antonio Manfredi. Fino al 30 Gennaio sarà possibile visitare l’esposizione, dove installazioni, video, sound art, danza e fotografia si fondo insieme e creano un clima dinamico e di forte interesse per il visitatore.
Vittorio Sgarbi, curatore del Padiglione Italiana, in un documento informativo ha spiegato la scelta di Casoria come quella di un terreno fertile. Cosi come non lo è stato Napoli, in cui il degrado delle istituzioni e il menefreghismo della Regione non hanno permesso l’insediamento della mostra. “Casoria”, dice Sgarbi, “supplisce in modo efficare alla distrazione ed al disagio di Napoli. E il Cam è molto più vitale del Madre ed aperto alle esperienze dei migliori, non sempre riconosciuti, artisti napoletani”.
Giovedi 28 Settembre l’inaugurazione dell’esposizione a cui ha partecipato, attirando molto folla intorno a se, lo stesso Sgarbi.
In un clima di festa ma anche di estrema eleganza i presenti hanno potuto assistere ad alcune performance stravaganti, dove immagini spesso provocatorie ma sempre originali l’hanno fatta da padrone.Presenti numerose opere di grande valore informativo e sociale, come il video “Lorrore” diTommaselli, un lavoro sulle migrazioni indotte dalla globalizzazione, viste con lo sguardo (peggiore) degli italiani, basato su autentici commenti postati su YouTube da utenti (anonimi) relativamente a video sugli sbarchi dal nord africa. E ancora la “Plastic woman” di Gloria Pastore, emblema della finzione della società di oggi, in cui l’unico oggetto rimasto ancora sacro ed inviolabile è l’uovo, simbolo della procreazione.
Centinaia le persone presenti, addette ai lavori e non, esperti d’arte o spinti da semplice curiosità, hanno dunque varcato le porte del CAM. Un museo spesso al centro dell’attenzione negli ultimi mesi: per la questione del trasferimento in Germania, prima , e quella della denuncia contro la camorra, poi. “Questa serata è davvero un successo”, commenta soddisfatto il coordinatore Antonio Manfredi a cui è andato il plauso ed il riconoscimento di tutta l’assemblea. Una assemblea variegata, per età, provenienza, gusti. Un plauso anche all’amministrazione comunale, che si è adoperata per sfruttare al massimo questa occasione per il territorio di Casoria. E che, tra polemiche (molte, soprattutto politiche) e consensi ha stanziato 20 mila euro per la stessa. “E’ una sensazione davvero magnifica vedere tutta questa gente.E’ bello vedere qui molte persone che non sono di Casoria. Ci stiamo impegnando e ci impegneremo, come amministrazione, per dare un volto nuovo alla cultura a Casoria”, ha dichiarato, entusiasta, il Primo Cittadino Enzo Carfora al termine della manifestazione. Madrina d’eccezione Luisa Marro, assessore alla cultura e alla pubblica istruzione. Che non ha mancato di dare una sferzata alal Regone Campania. “Non ha sostenuto minimamente l’evento”, ha sottolineato. “Un evento che da l’idea di un cambiamento reale, di un riscatto per Casoria e per i casoriani. Casoria non è solo la città di Noemi, della spazzatura, del giornalaio ucciso. E questa serata lo dimostra”. Ci fornisce l’assist, la Marro, per chiederle della polemica scatenata dallo stanziamento dei fondi. E per quella legata ai 50 mila euro per gli addobbi natalizi. E replica: “Anzitutto 20000 mila sono una vera inerzia rispetto agli sprechi fatti in passato.E sono stati sicuramente ben spesi. Invito ad essere informati prima di parlare: i 50 mila euro sono stati inseriti in un capitolo di spesa denominato generamente feste natalizie, che non ha nulla a che vedere con le luminarie. E che di certo non è paragonibile ai 120 mila della passata amministrazione”. Fiera ed orgogliosa della serata, ci tiene a ringraziare tutti per il sostegno, e soprattutto: “ A fare un ringraziamento personale all’assessore Pasquale Tignola, che più di tutti mi è stato vicino, e al Senatore Casillo, che ci ha procurato gli sponsor”. Al termine della serata, una grande passerella per i più, viene da chiederci: quanto resterà ai casoriani di tutto ciò? E saranno davvero pronti ad apprezzare le stravaganze dei “contemporanei”? Staremo a vedere.
(Le foto sono una gentile concessione di Giovanni Manfredi)