Il foglio è in bianco, non si riesce a riempire. Ore a guardare il computer e non escono parole ma nello stesso tempo la mente è affollata da migliaia di pensieri e gli occhi osservano: i topi, i maledetti topi del Ponte tre luci, una rotonda fatta malissimo. Topi enormi quanto conigli, pantegane, zoccole che stanno terrorizzando le signore, i bambini, gli adulti e persino i “coraggiosi” operai di Casoria Ambiente spa, attirati dalla tantissima monnezza che è in quel luogo. La testimonianza in diretta di un Autista Mezzi Pesanti nei confronti della Direzione Tecnica e la Direzione Generale di quella Società. La denuncia alla Procura della Repubblica, all’Asl, servizio fotografico e video, photoreport e photogallery in continuazione, fatti dai giovani e promettenti giornalisti di questa Città. Ed osservo la piazza, la bella piazza della mia gioventù, oggi simbolo di degrado e puzza. Un degrado che è ambientale, politico, umano, morale ed anche
religioso. Ne parlavo con il Preposito, l’amico don Mauro Zurro, alla vigilia della sua partenza per la Terra Santa. Gli ricordavo l’impedimento che ha fatto, con la costruzione di quel “muro della vergogna” a giovani studenti ed agli operai che usavano quel pezzo di terra come scorciatoia per arrivare a prendere il treno alla Stazione. Gli chiedevo come può la Chiesa, il Luogo Sacro della Parola di Dio a fare questo. Mi ha risposto, don Maurino: “Nando, credimi, stiamo provvedendo”. Cosa volete che importa alle migliaia di persone, utenti di due Municipi, dei negozi, dei passanti, di chi ci abita. Una piazza che ha completamente perso il suo splendore. Uno dei posti più brutti, in assoluto, in Italia. Proprio in piazza, lunedì 17 ottobre, durante il Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno “la nomina dei dirigenti di settore” il consigliere comunale, Giovanni Del Prete, mi consegnava un atto di indirizzo della Giunta Municipale, dal titolo incarichi dirigenziali mentre Pino Balsamo, invece, me ne dava un altro, redatto dal Pd, contrario alla nomina dei dirigenti. A un amico si danno subito le prime impressioni, senza peli sulla lingua, come, purtroppo, faccio da sempre, confido il mio pensiero: “Debbo aspettare, fare possesso di palla, tenere il pensiero ben fermo a centro del campo. Non voglio pronunciarmi. Fra tre settimane, tra Casoriadue e Nuova Città, scriverò come la penso. Sono da ventotto anni al Comune di Casoria ed è tutto fermo a quell’epoca, sempre le stesse cose, gli stessi personaggi, le stesse alleanze. Il tutto cambia per non cambiare niente. Casoria è rimasta ferma alla Prima repubblica. I giovani non riescono a liberarsi dei Dinosauri, non riescono a mettere sotto accusa la vecchia nomenclatura. Quante volte ho affrontato questo discorso “vecchi/giovani” con Giuseppe Pesce, Carlo De Vita, Ludovico Russo,Pasquale Tignola, Pasquale Pugliese,Raffaele Bene, Nando D’Anna, Pasquale Fuccio……..Tre settimane, tre settimane da ricordare…… Cosa succederà adesso, tecnicamente dico: aspettiamo le prossime mosse delle parti in campo. E continuo ad osservare: il traffico di via Pio XII, alle 10 di un qualsiasi mattino. E mentre osservi pensi: al Centro Storico, la via che fu di Pergolesi con il suo grattacielo di 14 piani, pensi al parto sbagliato e alla morte di una bambina di 4 mesi. Osservi incroci senza semafori: Casoria e Napoli: via Luce, via Brodolini, via Cupa Casoria. Che schifo! Ed osservi, avvolto da tanti pensieri, i marciapiedi del Don Carlos e della Piscina, il “verde rampante”, i tennisti e alla fermata una bella signora in paziente attesa. E il traffico continua anche davanti al Tribunale di Casoria ed alla Caserma dei Carabinieri.
E osservi il lavoro degli altri colleghi: pensando e ricordando un amico strappato a questa terra, il fotografo Enzo Savarese, guida di molti ragazzi che si avventurano al nobile mestiere di giornalista ed ecco scoprire l’incidente al Parco dei Platani. Un auto si schianta contro le tubature ed Arpino resta senza acqua. I tecnici della Ottogas giunti tempestivamente riportano tutta alla normalità. L’incidente sveglia anche un’antica polemica. I residenti della Cittadella serviti dall’Arin vorrebbero che anche la loro zona passasse sotto la gestione dei Servizi Idrici Integrati di Ottogas, che garantisce un servizio efficiente ed una migliore qualità dell’acqua. Questa Amministrazione colpita al suo interno da quattro consiglieri su cinque del Pd (la d.ssa Rosa Sosio, resta schierata a favore del Sindaco e delle sue scelte), adesso, sta risolvendo il problema Cittadella, proprio con la costruzione di due potabilizzatori, al posto della centrale a biomasse. Un provvedimento amministrativo che invece verrà bloccato se non integrato dal Consiglio Comunale con un ulteriore provvedimento. Resteranno, quindi, con l’acqua marrone i concittadini della Cittadella. Tempi neri si prevedono. Il gioco è diventato duro e sporco.
Raffaella Nolasco e Cronache di Napoli scoprono che via San Salvatore, la strada di UCI Cinemas e Carrefour, la strada che si innesta nella famosa Cantariello di Afragola e di un’antica discarica, la strada che poi porta a tutti i Centri Commerciali della zona, ha un percorso non illuminato, campi rom immensi, strade non proprio in perfette condizioni, curve pericolosissime, segnaletica orizzontale in alcune parti assenti, carreggiate molto strette anche se sono a doppio senso e immondizia anche a centro della strada, oltre che sui bordi laterali. Una via abbandonata al proprio destino. La spazzatura è l’argomento dominante sulle pagine dei quotidiani napoletani, Cronache di Napoli in particolare. “Cumuli di rifiuti abbandonati ai lati della strada in via Giovanni Rocco. C’è materiale da risulta di ogni genere: dalla plastica ai barattoli di vernice”, titola un pezzo della giovanissima Raffaella Nolasco, che nei giorni a seguire, continua alla ricerca di posti lugubri nella “Città Rifiuto”: “Rifiuti, automobile distrutta abbandonata da oltre un anno. La carcassa si trova in vico I Padre Ludovico, è diventata un covo di animali”. Il Mattino ed il collega Domenico Maglione si portano sul problema rifiuti: “Rifiuti illegali, sì alla ronda ambientale. Pugno duro del Sindaco: volontari pattuglieranno la periferia nelle ore notturne”.
Tanti altri sono i problemi che affliggono o allietano questa Città: “Chiesa di San Giustino, approvato il progetto” ci fa sapere Raffaella Nolasco su Cronache di Napoli – L’edificio religioso sorgerà in via Calvanese, alle spalle della Chiesa di San Giuseppe”; E’ nata ed è in funzione il distributore di benzina su via Pietro Nenni. Una battaglia persa. Una battaglia condotta dal Comitato di Quartiere via Pietro Nenni, a cui si affiancarono, all’epoca, Gennaro Laudiero e la Commissione alla Trasparenza, il neo Consigliere Provinciale Enzo Carfora e l’Avv. Sergio Marchetti. Chi è vissuto ha visto!!!!!!!
Ed il pensiero corre verso le Aree Dismesse: la Rhodiatoce, la Snaidero, la Dyrup, la C.G.S., la I.S.P. (Tubi Bonna), la Perlite, la Resia. 500 mila mq. Ed è scontro “politico – manageriale – imprenditoriale – economico” su questi vecchi manufatti. “Scontro sull’area industriale – titola Il Mattino, un pezzo di Domenico Maglione – Si cerca l’accordo in Consiglio per blindare l’area. Ma avanzano i progetti per lotti da costruzione”. La vecchia e solita malattia di questa Città. Un gravissimo pathos che ha colpito dal 1971 in poi palazzinari, politicanti, funzionari, servi, galoppini, camorristi, manovalanza. Il Cemento è la loro Malattia ed il loro Petrolio. Un Dio a cui sono fedelmente devoti.
E pensi alle responsabilità di Casoria Ambiente. Sotto accusa sono tutti gli Amministratori dal 2002 al 2007. Responsabilità che non riguardano solo i rifiuti che si trovano in via Boccaccio o sulla Circumvallazione. Riguarda responsabilità amministrativo – contabili. Eppure l’Assemblea dei Soci di Casoria Ambiente spa deliberò, in una riunione del 27 gennaio scorso, di avviare dinanzi alla autorità giudiziaria competente, ai sensi degli articoli del codice civile n.2392 e seguenti, un giudizio di responsabilità nei confronti dei membri del Consiglio di Amministrazione cessato dalla carica in data 29.3.2007; la Società Casoria Ambiente spa trasmise, per i provvedimenti di propria competenza, alla Procura Regionale della Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Campania, con apposita relazione illustrativa il parere legale redatto dall’Avv. Mario D’Urso. La giustizia, purtroppo, è troppo lenta, tanto lenta che spesso fa sorgere il dubbio ed il sospetto che il tutto possa essere una operazione di facciata. In molti, in questa Città, aspettano da tanti anni, che i colpevoli paghino. Ciò non succede mai, purtroppo!
Alla prossima…………….
Nando Troise.