Presentazione del volume alla libreria Raffaello il 21 maggio 2019 alle ore 18. Con gli autori dialogherà l’artista illustratore e docente alla scuola italiana di Comix, Paco Desiato, e la rappresentante dell’Iplac per la Campania, la scrittrice Nunzia Gionfriddo.Leggende napoletane (pagg 46 – euro 6,00), scritto da Emanuele Pellecchia e Francesco Saverio Tisi, con le illustrazioni di Gianluca Testaverde, è un libro a fumetto ˗ il primo di una serie ˗ che ha come protagonista la Napoli ammantata di mistero. Sono tante, sparse nei secoli, le leggende che affollano le sue strade, i vicoli, i palazzi e i sotterranei, e che accompagnano i cittadini come ombre silenziose. In questa prima raccolta si incontrano gli appassionati e maledetti amanti Stefano Mariconda e Catarinella Frezza, dal cui amore, breve e osteggiato, ha tratto origine la storia del “Munaciello”; poi, all’interno dei Girolamini, si viene a conoscenza del novizio Carlo Maria Vulcano, perseguitato dal diavolo; infine, con un salto nei pressi di Capodichino, s’incrocia una dolce ragazza con un segreto inquietante. Il volume sarà presentato a Napoli martedì 21 maggio alle ore 18 alla libreria di via Kerbaker 35. Con gli autori dialogherà l’artista illustratore e docente alla scuola italiana di Comix, Paco Desiato, e la rappresentante dell’Iplac per la Campania, la scrittrice Nunzia Gionfriddo.
La Phoenix Publishing, sita a via Morghen a Napoli, è diretta da Emanuele Pellecchia. Gli altri membri sono Gianluca Testaverde, editor e illustratore; Luna Cecilia Kwok, vice editor, grafica e art director; Francesco Saverio Tisi, sceneggiatore.
“Il processo di scrittura, per me, è stato lungo e articolato”, precisa Tisi. “Essendo la mia una formazione prevalentemente teatrale, ho dovuto innanzitutto imparare a governare i metodi di scrittura dapprima cinematografica e in seguito fumettistica. Inoltre, era fondamentale che i testi risultassero fedeli alle storie originali, ma fruibili a tutte le fasce di pubblico”.
“Il mio tratto è decisamente realistico e dettagliato”, aggiunge Testaverde, “e pretendo molto da me stesso in termini di qualità, anche se il tempo a volte non lo consente (ma ci provo lo stesso). Di conseguenza, ho cercato di riprodurre in maniera fedele tutte le strade di Napoli, affinché fossero riconoscibili dal lettore, così da farlo sentire ancora più immerso nella lettura e coinvolgerlo maggiormente”.
Ma come è nato questo volume? Lo si legge nella misteriosa prefazione al testo, firmata Anonimo napoletano: “Per comprendere le peculiarità alla base del progetto, bisogna fare un salto indietro nel tempo, a quel giorno freddo e piovoso di metà novembre 2016 in cui Emanuele Pellecchia telefonò a Francesco Saverio Tisi. All’epoca il progetto era fatto di pochi appunti scritti a penna su un taccuino. Mentre Emanuele descriveva la sua idea con passione, Francesco sentiva un brivido percorrergli la schiena. A partire dal giorno dopo, i due appassionati autori passarono pomeriggi a scrivere, pensare, ideare, e in poco tempo buttarono giù l’ossatura di una web serie, da sviluppare in cinque o sei episodi, ciascuno imperniato su una leggenda specifica. La prima sceneggiatura fu basata sulla storia tragica e arcana del Munaciello di cui esistono, tra l’altro, svariate versioni. Dopo qualche mese impiegato tra riprese dei primi episodi e revisioni di sceneggiatura, il progetto fu convertito in un cortometraggio comprendente due leggende principali e vari elementi di altre storie, con inserti in motion comics ideati e realizzati da Gianluca Testaverde, amico di vecchia data di Emanuele. Il contributo, fondamentale, del talento di Gianluca, fece maturare gradualmente la determinazione di ampliare ilconcept di “Leggende Napoletane”, introducendo l’idea di un albo a fumetti”.
“La Phoenix Publishing ˗ racconta Pellecchia ˗ nasce dalla volontà di realizzare sogni anche su carta, infatti, è una costola della Phoenix Production Srls., già azienda di produzione e noleggio video”.
Leggende Napoletane risulta più di un fumetto, è un viaggio, una guida verso un mondo di misteri, di storie tramandate di generazione in generazione. Uno sguardo innovativo nei confronti di una tradizione che sopravvive nei secoli e per questo da non perdere di vista.
“La Phoenix si propone di mantenere un’identità dal sapore originale, cinematografico e, spesso, anche controcorrente ˗ continua il direttore ˗. Il suo tratto distintivo è sicuramente quello di riuscire ad unire diversi tipi di espressione artistica, dalla narrativa alla saggistica passando per il fumetto fino al cinema”.
Qualche piccola anticipazione su progetti futuri?
“Ne abbiamo in serbo molti, e non distoglieremo l’attenzione da opere ricche di Storia e di mistero, sia in campo editoriale che cinematografico”.