MARIO MONTI SCIOGLIE LA RISERVA E PRESENTA I SUOI MINISTRI.

ROMA –  Dopo due ore di attesa finalmente il Professor Monti scioglie la riserva e diventa il Presidente del Consiglio in carica presentando la sua squadra di ministri. Sono praticamente la metà dei ministri del governo Berlusconi, si passa da 23 a 16, e non c’è nessun politico. Tutti tecnici i ministri di Mario Monti, e forse, aldilà delle parole spese dai vari partiti politici a favore di una scelta simile, è la dimostrazione della volontà politica di rendere questo un governo di transizione. Ad ogni modo una squadra da tripla a, come ha immediatamente sottolineato l’On. Bocchino. Tre le donne al governo, una da guinness dei primati: Paola Severino è la prima donna ministro della Giustizia nella storia della Repubblica italiana e’ uno dei più noti avvocati penalisti. Sessantatre’ anni, napoletana, Paola Severino arriva al dicastero di Via Arenula con un curriculum di peso: prorettore vicario dell’Università’ Luiss Guido Carli, professore ordinario di diritto penale presso la stessa

Università della Confindustria e, soprattutto, avvocato di clienti ‘illustri’. Ha difeso, tra gli altri, Romando Prodi nel processo sulla vendita della Cirio, il legale della Fininvest Giovanni Acampora nel processo Imi-Sir, Francesco Gaetano Caltagirone nell’inchiesta di Perugia su Enimont, Cesare Geronzi per il crac della Cirio, l’ex segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni nell’indagine sui fondi per la gestione della tenuta di Castelporziano. Per la seconda volta dal 1861 ad oggi una donna si siede sulla poltrona di ministro dell’Interno. La prima era stata Rosa Russo Iervolino (ottobre 1998-dicembre 1999, governo D’Alema). Oggi tocca ad Anna Maria Cancellieri, prefetto in pensione, dallo scorso 20 ottobre commissario straordinario al Comune di Parma. E infine  una signora minuta e gentile con carattere di ferro: Elsa Fornero, neo ministro del Welfare, economista e’ una delle maggiori esperte di previdenza in Italia. Nata a San Carlo Canavese (Torino) nel 1948 e’ professore di Economia Politica presso l’Università’ di Torino.

 

Francesco Profumo è il nuovo ministro dell’Istruzione.  Francesco Profumo entra nella squadra di Governo dopo una lunga carriera accademica. Ligure (e’ nato a Savona il 3 maggio del ’53), Profumo, ingegnere e docente universitario, dallo scorso 13 agosto e’ Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Renato Balduzzi, nuovo ministro della salute,  e’ un giurista esperto di Sanità e presidente dell’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali e al ministero della Salute ha gia’ lavorato nell’ufficio legislativo del ministro di allora Rosy Bindi. Suo il contributo a scrivere impostanti passaggi di leggi di riforma sanitaria varati durante il governo Prodi, come le norme sul lavoro in esclusiva dei medici del servizio pubblico.

Alla cultura Lorenzo Ornaghi che arriva nella squadra di Governo dopo una lunga carriera accademica. Nato a Villasanta (Monza) il 25 ottobre del 1948, e’ dal 1 novembre 2002 Rettore dell’Università’ Cattolica del Sacro Cuore.

Dalla prestigiosa poltrona di ambasciatore italiano a Washington alla guida della Farnesina. L’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, chiamato oggi a far parte della squadra dell’esecutivo di Mario Monti, sarà il nuovo capo della diplomazia italiana, succedendo a Franco Frattini.   Per Terzi, il ‘ritorno’ alla Farnesina da ministro rappresenta il coronamento di una lunga carriera diplomatica che lo ha visto ricoprire alcuni dei principali incarichi della diplomazia italiana. Un ammiraglio alla guida della Difesa. Giampaolo Di Paola, 67 anni, campano di Torre annunziata ed attuale presidente del Comitato militare della Nato, e’ il nuovo ministro della Difesa: l’ultima volta che un militare ha ricoperto questo incarico e’ stato 16 anni fa, quando il generale Domenico Corcione entrò a far parte del governo Dini, dal gennaio ’95 al maggio 1996.

E’ il negoziatore climatico per l’Italia in campo internazionale (nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), ma e’ anche l’uomo che tiene insieme le aziende intorno all’idea di

sviluppo sostenibile. Corrado Clini, neo ministro dell’Ambiente, si sposta di pochi metri: il suo ufficio attuale da direttore generale del dicastero di Via Cristoforo Colombo sale al piano nobile occupato precedentemente da Stefania Prestigiacomo. Attualmente alla guida della direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia, Clini – 64 anni, laureato in medicina del lavoro e in igiene e sanità pubblica – e’ ‘senior research fellow’ ad Harvard ed e’ autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche.

Il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricala’, torna a Palazzo Chigi dove e’ gia’ stato segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sposato, due figlie, Catricala’ e’ stato fino ad oggi Presidente dell’Autorità’ garante della concorrenza e del mercato, ruolo ricoperto dal 9 marzo 2005. Il suo incarico all’Antitrust sarebbe terminato a marzo 2012, momento in cui, secondo le sue stesse parole, avrebbe puntato a ”rindossare la toga”, tornando quindi alla sua lunga carriera di magistrato e giurista. Una posizione delicata quella che ricoprirà Piero Giarda che dovrà mediare i rapporti tra un Governo tutto tecnico con il Parlamento. Ma Giarda ha già esperienza in questo senso avendo passato, come sottosegretario al Tesoro, 6 anni tra le aule e le commissioni parlamentari. Tra le ultime attività svolte da Giarda il coordinamento di uno dei tavoli di analisi sull’analisi della spesa pubblica all’interno della riforma del fisco. E’ stato Presidente della Commissione Tecnica per la Spesa pubblica presso il Ministero del Tesoro dal 1986 al 1995. Poi sottosegretario al Tesoro dal 1995 al 2001 con i governi Amato, D’Alema (I e II), Prodi (I) e Dini (I).

Mario Catania, neoministro delle Politiche agricole, e’ un ‘supertecnico’ esperto di politiche comunitarie, con un bagaglio di importanti incarichi a Bruxelles. Attualmente responsabile del Dipartimento delle politiche europee e internazionali del dicastero delle Politiche agricole, e’ il dirigente che ha finora trattato per l’Italia la Pac, la proposta di politica agricola comune vera ‘bestia nera’ per l’intero mondo agricolo nazionale.

”Non investiremmo 500 miliardi e non andremmo in giro a dire che il paese e’ meglio di quello che sembra se non lo pensassimo”. Lo diceva qualche settimana fa l’amministratore delegato di Intesa, Corrado Passera, neo ministro per lo Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti parlando di un rischio default che per l’Italia ”c’e”’ così come però la possibilità di farcela. Non siamo la Grecia, che pure deve essere salvata e su cui l’Europa ha commesso già tanti errori, diceva, noi dobbiamo salvarci da soli: ”qualcosa e’ stato fatto, ma adesso occorre fare bene i compiti”. E lui si e’ impegnato in prima persona per svolgerli.

E’ un cursus honorum tutto legato al mondo dell’economia e della finanza quello di Piero Gnudi, neoministro del Turismo e dello Sport del Governo Monti. Con una carriera decisamente di rilievo, segnata da incarichi di massima responsabilità in alcune delle società più importanti del nostro Paese, Gnudi, laureato in economia e commercio nel 1962 presso l’Università’ di Bologna, ha rivestito numerose cariche all’interno di consigli di amministrazione e di collegi sindacali di società come Stet, Eni, Enichem e Credito Italiano. Se l’obiettivo era quello di premiare l’esperienza, Andrea Riccardi, neoministro alla cooperazione internazionale, e’ certamente l’uomo giusto al posto giusto. Fondatore della comunità di Sant’Egidio, diffusa in 73 paesi del mondo con larga presenza in Africa e America Latina, con progetti innovativi proprio nel campo della cooperazione internazionale, Riccardi gode di grande stima all’estero.

Tra i ministri senza portafogli  Fabrizio Barca, neo sottosegretario alla Coesione Territoriale, e’ direttore generale presso il ministero dell’Economia e delle Finanze. E’ figlio di Luciano Barca, partigiano, deputato nelle fila del Pci, direttore dell’Unita’ ed economista. Ed infine lo stesso Mario Monti come ministro dell’economia ad interim.

Questa, in breve, la nuova squadra di governo che ha riscosso grandi simpatie ed entusiasmi sin dai primi momenti e che, ci auguriamo tutti, riuscirà a portare l’Italia fuori dalla crisi.

 

Dalla nostra inviata Serena Percuoco

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