Con la proroga dell’esercizio provvisorio accordata dal giudice delegato al fallimento, solo parzialmente sono state accolte le richieste dei lavoratori e dei movimenti di base. Infatti, a fronte di alcuni dati positivi, essenzialmente la prosecuzione delle attività e la tutela degli animali, altri aspetti sono stati largamente disattesi. Lavoratori si ritrovano con il salario tagliato, la ristrettezza dei tempi indicati non permette la possibilità di discutere e elaborare proposte alternative credibili, l’affidamento delle aree ai privati attraverso un apposito bando di gara tradisce la volontà di proseguire lungo strade già percorse, rivelatesi tra l’altro fallimentari. Del decreto di proroga giudichiamo positiva la prescrizione al curatore
fallimentare di coinvolgere nella programmazione del rilancio delle strutture tutti i soggetti portatori di rilevanti interessi. Per questo noi proponiamo a quanti – associazioni, gruppi di base, comitati civici, tecnici, singoli cittadini- sono interessati e disponibili, di costituirsi in soggetto collettivo e sociale che esiga di essere riconosciuto come portatore di rilevanti interessi pubblici e dunque legittimato a intervenire sia per prospettare soluzioni alternative a quelle avanzate dalle sedi istituzionali sia per seguire e controllare gli sviluppi degli avvenimenti a cominciare dalla compilazione del bando di gara. Questo è l’obiettivo del nostro incontro. I Verdi hanno aderito all’ iniziativa.