Trasferimenti “sospetti” all’Asl Napoli 2 Nord

Trasferimenti ‘sospetti’ all’Asl Napoli 2 Nord. Il dipartimento di Salute mentale ha richiesto la chiusura della struttura residenziale Osiride di Casoria e l’eventuale ammissione di pazienti e personale (che dovrebbe essere assicurata attraverso la clausola sociale) nella residenza di Arzano ‘Casa Impresa Benessere’.
La gara per avviare la nuova residenza ad Arzano è stata espletata lo scorso luglio 2019 ma ad ottobre 2020 alcune imprese che avevano partecipato, ritenendo che vi erano state alcune irregolarità, si erano rivolte al Tar che ha bloccato tutto.
Attualmente, dunque, la nuova residenza di Arzano, sarebbe gestita da personale non affidatario e dunque non potendo applicare la clausola sociale di assorbimento non può consentire il passaggio dei lavoratori di Casoria che “Sono dunque destinati al licenziamento – spiega Lorenzo Medici segretario generale Cisl Fp Napoli – qui è sempre il più debole a pagare. In questo trasferimento non c’è nulla di chiaro. Oggi si è svolta una riunione telematica con la prefettura e non riusciamo a capire questa accelerata della direzione amministrativa dell’Asl Napoli 2. Ci chiediamo se c’è altro dietro questo trasferimento. La nostra richiesta è quella di aspettare la sentenza del Consiglio di Stato. E si tratta di aspettare meno di un mese. Questa storia invece va avanti da mesi. E adesso non riusciamo a comprendere questa velocità che pagherebbero non solo i lavoratori perché rischiano il licenziamento ma anche i pazienti che dovranno trovare posto in base alle regole dettate dalla pandemia”.

“Ancora una volta è l’anello debole della catena a dover fare le spese – conclude Medici – la scusa del perfezionamento dei Setting assistenziali non sta in piedi. Qui ci ritroviamo ancora una volta difronte all’ennesimo caso di licenziamenti e di personale che non si vuol stabilizzare”

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