L’assessore alle Finanze del Comune di Casoria Francesco Girardi ci ha inviato una lettera in cui ha espresso la sua posizione sulla situazione politica in città e ha smentito un attacco personale nei suoi confronti:
“Caro direttore, avrei avuto piacere di inaugurare il mio primo intervento sul tuo giornale per parlare di come immaginiamo di risanare i conti della città. Avrei voluto confrontarmi sulle difficoltà e le conseguenze del dissesto. Avrei voluto affrontare in un confronto pubblico le ricette che le differenti parti politiche in campo avevano in mente per portare soluzione al dissesto. Discutere le soluzioni praticabili. Magari avere torto. Andare sotto. Riconoscere le ragioni evidenti dell’avversario. Purtroppo questo privilegio non mi è concesso. Un lungo ed estenuante consiglio comunale (12 ore!) non ha prodotto visioni alternative. Purtroppo la scelta è stata il tentativo di delegittimazione, l’invettiva, l’attacco personale. Nessun intervento sui numeri. Nessuno sulle norme. Nessuno sulle alternative. E soprattutto l’abbandono del consiglio da parte delle opposizioni sugli argomenti più importanti del consiglio. Un approccio negazionista. Una situazione surreale che ha visto l’intervento dei Carabinieri chiamati a ristabilire l’ordine pubblico in un consiglio virtuale. Contraddizione di termini. E subito il ricorso dei portavoce dei Cittadini ai loro amici più forti e più potenti nella logica della rissa tra ragazzini. Con una interrogazione parlamentare che in una logica assolutamente antidemocratica chiede ai poteri sovraordinati di ribaltare il risultato che i numeri democratici non hanno concesso. Una interrogazione rabberciata che confonde la normativa del dissesto con il riequilibrio di bilancio. Tanto il merito non importa. Abbiamo ragione comunque! Anche se non sappiamo su che. E poi ancora un attacco personale nei miei confronti che nelle ultime ore assume le forme della vigliaccheria. A scanso di equivoci parliamo di persone e di pettegolezzo. Nascosti dietro nickname. Per proteggersi dalle querele. E allora mi sia consentito, vista l’insistenza, replicare per fatto personale. Si è fatto girare un post dove alcuni bene informati fanno riferimento ad una indagine per falso in bilancio in concorso risalente al 2012 ed al mio precedente incarico di presidente di Casoria Ambiente. Tengo a chiarire definitivamente, quel processo è chiuso. Non ci sono procedimenti penali a mio carico. Sul mio certificato del casellario giudiziario campeggia in stampatello la parola nulla. Dico questo perché non solo la presunzione di innocenza è un faro della nostra democrazia, ben chiara ai costituenti che avevano vissuto il carcere fascista, ma perché peggio è l’illazione sull’innocenza che tende strumentalmente ad avvantaggiarsi sull’altro con l’insinuazione perché le ragioni non sono abbastanza”
Francesco Girardi
Assessore al bilancio.