Rinviata la decisione della Corte Sportiva di Appello sul caso Lazio-Torino. Oggi, alle 12.30, si è celebrata l’udienza in videoconferenza, durata circa un’ora, durante la quale gli avvocati delle rispettive parti hanno esposto le proprie tesi difensive.
Il caso in esame, lo ricordiamo, riguarda la vicenda dell’incontro non disputato tra la Lazio ed il Torino per i provvedimenti adottati dalla Asl di Torino che ha disposto, lo scorso 23 febbraio, la quarantena dei granata impedendo loro di partire dopo che erano emersi diversi casi di positività al Covid-19 nel gruppo squadra.
L’Asl di riferimento ha disposto l’isolamento domiciliare a tutti i calciatori del Torino nonché allo staff, dal 23 febbraio al 2 marzo compreso, impedendo così sia la disputa di Torino-Sassuolo, che era in programma il 26 febbraio (recuperata poi il 17 marzo), che di Lazio-Torino, prevista per il 2 marzo; i biancocelesti, tuttavia, il 2 marzo si sono presentati in campo per ottenere il 3-0 a tavolino. Previsione non supportata dalla decisione del Giudice Sportivo, che ha rigettato la richiesta della Lazio della vittoria a tavolino riconoscendo l’esimente di “Causa di forza maggiore” al Torino ai sensi e per gli effetti dell’art. 55 del NOIF , ovvero delle Norme Organizzative Interne FIGC., che legittima la mancata presenza in campo dei Granata con esclusione di ogni volontà di tipo rinunciatario da addebitarsi alla stessa.
Oggi, La Lazio nel dibattimento presso la Corte d’appello della Figc ha ribadito, tramite il suo avvocato, Gentile, le ragioni per cui la partita andava comunque giocata e per questo ha chiesto l’omologazione del risultato di 3-0 a tavolino.
Resiste il Torino che, attraverso il proprio Avvocato, Eduardo Chiacchio, spiega: ”Abbiamo ribadito di aver provato, con l’ausilio dei documenti, le ragioni del Torino con la conferma della sentenza del giudice sportivo. È innegabile la causa di forza maggiore per cui il Torino non poteva raggiungere l’Olimpico per la partita del 2 marzo. Oggi non ci sarà la decisione perché la Corte ha deciso di pubblicare contestualmente dispositivo e sentenza“.
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Imma Castronuovo