Terranostra Occupata ha fatto il punto dopo l’incontro con il sindaco Raffaele Bene:
La lotta per i beni comuni in città continua!
Ieri mattina la comunità di Terranostra ha incontrato il Sindaco Bene, con una delegazione di cinque abitanti alla presenza del consigliere Marco Colurcio e la consigliera Elena Vignati.
Siamo stat@ in presidio per chiedere il No allo Sgombero e la reale partecipazione e coinvolgimento della popolazione nella progettazione del parco urbano, per garantire continuità a quest’esperienza di uso civico e collettivo, nonché trasparenza nell’avanzamento dei lavori.
Eravamo in una piazza rovente, per la nostra rabbia, ma anche perché quella piazza è fatta di cemento, senza un albero! Questo ci dice quanto sia importante essere unit@ e vigil@ per scongiurare questo modo di governare la città, che non rispetta l’ambiente né la volontà della società civile.
Quanti sono gli esempi sul territorio di abbandono e/o cattiva gestione degli spazi pubblici (fisici e non)? Che garanzie abbiamo che la creazione e lo sviluppo di questi spazi risponderà veramente ai bisogni delle e degli abitanti del territorio?
Noi crediamo che soltanto la partecipazione, la democrazia diretta e il controllo popolare sull’operato del comune possano essere garanzia di trasparenza e sviluppo sostenibile e, per questo, sei anni fa abbiamo cominciato a prenderci cura in maniera autogestita di un pezzo di città abbandonato all’incuria sovrana che governa l’intera società.
Oltre alla riqualificazione graduale di questi anni e alle tante iniziative e attività, abbiamo sempre proposto momenti di confronto costruttivo con tutte le amministrazioni avvicendatesi alla casa comunale, attivando processi di studio e scrittura collettivi di regolamenti di gestione dei beni comuni.
E’ vero, non abbiamo chiesto il permesso a nessuno per farlo!
È anche vero, però, che in quanto donne, uomini e altr@, giovani e meno giovani, student@, disoccupat@, lavorator@, professionist@, genitor@, cittadin@ e abitant@ di Casoria e di tutta l’area nord di Napoli, sentiamo il diritto e il dovere di prenderci cura l’un l’altra, dell’intera città, dell’ambiente tutto.
Solo negli ultimi tempi il Comune si sta aggiornando rispetto alla legislazione europea già avanzata e rispetto a pratiche che speriamo diventino la norma; gli strumenti di partecipazione ci sono, ma spesso sono utilizzati per favorire dinamiche clientelari e non di reale interesse collettivo, mentre noi abbiamo costruito una gestione orizzontale nella quale sono stat@ inclus@ tutt@ e le nostre idee, se recepite, possono essere un ulteriore miglioramento per i regolamenti comunali, ma soprattutto per le condizioni di vita di noi tutt@.
Per questo la manifestazione in piazza è stata attraversata da oltre un centinaio di persone che hanno animato, raccontato e rappresentato la comunità eterogenea e mutevole che abita e cura il verde liberato autogestito di Terranostra occupata. Un presidio che non ha fatto sentire sol@ i e le compagn@ salit@ in delegazione.
Come è andata?
Siamo felici soprattutto del risultato di una presa di posizione pubblica da parte del Sindaco tramite un post su Facebook. Finora eravamo fantasmi ma finalmente sembra che anche le istituzioni si siano accorte della legittimità della nostra lotta e della validità delle nostre proposte; di fronte a una parola data, siamo uscit@ da quelle stanze comunque con tanti dubbi e paure che poi nei fatti non si rispetti veramente ciò che è stato promesso, non a noi, ma alla città di Casoria tutta, ossia:
– i due milioni verranno spesi secondo i bisogni, le idee, le proposte della popolazione, tramite costanti incontri di reale progettazione partecipata;
– si garantirà, secondo forme concordate, un osservatorio popolare che vigili sull’andamento dei lavori in terra;
– la gestione futura del parco urbano garantirà continuità all’attuale esperienza, con una formalizzazione in base alle modalità previste dal regolamento comunale;
– il Consiglio Comunale darà seguito, grazie al lavoro della Commissione presieduta dal consigliere Marco Coluccio, alla nostra petizione popolare per integrare l’istituzione dell’uso civico e collettivo all’interno del regolamento sui beni comuni;
Per ognuna di queste cose, ah se ci sarà da lottare!!!
Ringraziamo tutte le realtà e le persone che hanno sostenuto firmando la petizione, firmando la lettera al sindaco, venendo in piazza , partecipando alle infinite assemblee degli ultimi giorni e degli ultimi sei anni.
Invitiamo tutte e tutti voi a partecipare alla due giorni organizzata a Terranostra nei giorni 1 e 2 agosto, simbolicamente in contemporanea con lo scadere dei dieci giorni dell’ordinanza di sgombero.
In particolare, lunedì 2 agosto 2021, alle ore 18,00 costituiremo un comitato popolare per il bene comune, in sostegno all’autogestione e di controllo sulla progettazione dei parchi; aspettiamo chiunque si voglia unire e continuare a dare forza a questo movimento !
PER L’USO CIVICO E COLLETTIVO DEI BENI COMUNI.
PER IL CONTROLLO LA PARTECIPAZIONE POPOLARE NELLA PROGETTAZIONE DEI PARCHI.
PER LA DIFESA DELLA NOSTRA TERRA