Presso le suore francescane elisabettine bigie di San Ludovico da Casoria, nella via omonima, a Casoria, sarà esposta, la mostra “Siria, una speranza nel buio. Viaggio nella drammatica storia siriana dal 2011 ad oggi” Questi i giorni di esposizione dalle ore 17,00: da lunedì 28 marzo a venerdì 1 aprile. La mostra si inserisce nelle iniziative del “MARZO LUDOVICIANO” promosso dalle suore francescane elisabettine. Anche quest’anno diverse le iniziative già realizzate, nel corso dl mese, per commemorare la fulgida figura del Santo dalla “carità sfrenata”, al quale, nel giorno della beatificazione, l’allora Papa Giovanni Paolo II, strabiliato per le opere d’amore compiute, domandò: “Come hai potuto farti prossimo a tante miserie, con tanta “fantasia” nella promozione umana ? Le iniziative si concluderanno col seguente triduo: 28 marzo, catechesi di don Crescenzo Abbate, sul tema: “San Ludovico, un carisma sempre attuale”; martedì, 29 marzo: “Beato Transito”; 30 marzo, pellegrinaggio in pullman a Posillipo per venerare il nostro Frate; ore 17: Santa Messa celebrata da don Giuseppe Volpe.
La mostra, organizzata dalle associazioni Gocce di Fraternità Aps, Vita e Valori, Pro Terra Sancta, con la preziosa collaborazione di Fraternità ofs e la Gifra (Gioventù francescana), si pone lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla Parrocchia Latina San Francesco d’Assisi (Aleppo – Siria), guidata da Fra Ibrahim Alsabagh (o.f.m) d’Assisi (Aleppo – Siria), il quale, com’è stato evidenziato nell’opuscolo del Progetto, ha riattivato “ una scuola elementare che ospita bambini vittime della guerra (orfani, bambini abbandonati o nati da stupri e rifiutati dalle madri) con la possibilità di ricevere vitto ed istruzione, nonché di essere assistiti da volontari nella loro crescita personale. Il progetto “Ritorno a scuola” prevede inoltre la possibilità di seguire da lontano i progressi di questi piccoli alunni divenendone padrini o madrine attraverso adozioni a distanza”.
L’evento, dunque, vuole rispondere alla grave emergenza educativa presente in Siria, offrendo ai ragazzi l’opportunità di formarsi, di completare il proprio percorso scolastico e di guardare con speranza al proprio futuro. Non va dimenticato che ogni conflitto armato colpisce, in particolar modo, i bambini, le prime vittime dell’insensatezza diabolica dei cosiddetti “grandi della terra”, ma tanto sciagurati nel precludere ai piccoli la possibilità di godere della loro età più bella E’ straziante quanto disse una bambina di tre anni, non appena estratta dalle macerie: “Quando morirò racconterò tutto a Dio”. Siria, Afghanistan Yemen, Ucraina … territori diversi, ma dove la guerra, devastando distruggendo scuole ospedali, case, viola selvaggiamente i diritti dell’infanzia, garantiti dalle convenzioni internazionali.
Per assicurare ad un bambino della Comunità di padre Ibrahim Alsabagh un percorso culturale, che gli consenta di appropriarsi degli strumenti per una crescita umana, civile e sociale, per sostenere il progetto “RITORNO A SCUOLA”, basta donare ad un bambino di Aleppo del tempo prezioso, regalandogli “UN ANNO DI SCUOLA” . Come? Offrendo una quota annuale di 80 euro per garantire la copertura delle spese scolastiche annuali. Basta versare la somma predetta tramite un bonifico a Gocce di Fraternità – APS. Causale “P. Ibrahim Alsabagh Ritorno a scuola”. Iban: IT67 W030 1503 2000 0000 3602 064. Ottanta euro, una goccia d’amore che non finisce su un ferro rovente, ma su una lingua assetata di conoscenza, di cultura, di voglia di imparare. Molti bambini, racconta p. Ibrahim, studiano per strada: alcune foto della mostra indicano piccoli che leggono tra cumuli di macerie; alle spalle case e scuole ridotte in cenere. La mostra esporrà anche il libro della poetessa e scrittrice casoriana Giulia Campece, dal titolo: “FARIDA, dalla Siria a Berlino via Lampedusa”. Una parte dei proventi della vendita sarà devoluta a P. Ibrahim per il Progetto predetto.
Le associazioni, che hanno organizzato la Mostra, sono molto grate alle suore francescane elisabettine bigie per avere ospitato l’iniziativa a favore dei bimbi siriani. Ciò dimostra quanto tale Congregazione, ispirandosi al fondatore S. Ludovico da Casoria, sia molto sensibile ai drammi dei bambini nel mondo, dove impera la miseria più nera a causa dei conflitti armati. Sappiamo, infatti, quanto bene operò il Santo casoriano a favore degli “accattoncelli”: “Napoli” egli scrisse “è una selva di bambini vaganti, renduta (resa, n.d.r.) oggi più folta dalla presente miseria”. Per essi, P Ludovico pensò di realizzare un’opera , come quella dei moretti, per togliere gli accattoncelli dai mille pericoli della strada e soprattutto per metterli in grado di inserirsi nella società. “Cominciamo” diceva “con un bacile d’acqua: che i fanciulli ripiglino l’aria di uomini, poi diamogli un vestito e pane per oggi, mestieri per domani, e saper leggere e scrivere; soprattutto diamogli l’amor di Dio, l’amor di famiglia, di patria, di prossimo”.
Grazie Madre Superiora, grazie! La Congregazione di Casoria palpita d’amore come il cuore del vostro Fondatore; grazie, perché in questo tempo di barbarie, di violenza estrema, di strazi, fate soffiare il respiro amorevole di S. Ludovico, seminando speranza, manifestando solidarietà. Non esiste l’amore in astratto, esistono gesti d’amore, mani tese per amare. Come le vostre e dei cooperanti delle Associazioni che sostengono P. Ibrahim nel sostegno ai bambini siriani.