Questa mattina, in Consiglio Comunale, si è discusso del cambio di destinazione di un terreno agricolo ad Arpino per realizzarvi l’isola ecologica di cui si parla dal 2008. Contro la scelta di quella zona per la costruzione del sito si sono schierati subito Mariano Marino e Luisa Marro, che hanno parlato di discriminazione per la frazione di Arpino, già soggetta a diverse forme di inquinamento. Il consigliere Marino si è detto favorevole alla costruzione dell’isola ecologica, ma ha chiesto come mai non si sia deciso di realizzarla in un terreno confiscato alla camorra che si trova tra Arpino e Casoria, per il quale il Demanio aveva parlato in passato di una destinazione correlata al ciclo integrato dei rifiuti. Marro ha criticato l’approssimazione del progetto portato in Consiglio Comunale, che si contraddice in diversi punti. Vi si dice, per esempio, che un territorio densamente abitato non è idoneo ad ospitare un’isola ecologica.
La maggioranza non sembra interessata particolarmente al dibattito, interviene solo Rossetta (UDC) per sostenere che le critiche di Marino sono solo un tentativo di sobillare gli arpinesi contro l’Amministrazione. Fuccio e Graziuso chiedono se siano stati fatti dei controlli, vista la situazione idrogeologica critica della zona, ma la mancanza di partecipazione al dibattito rilevata dal consigliere PD fa decidere all’opposizione di abbandonare l’aula.
Verificata la mancanza del numero legale, la seduta è stata sospesa, ma alla riapertura dei lavori anche un paio di consiglieri di maggioranza se n’erano andati. Con soli quattordici presenti, la seduta è stata sciolta.