La Carrà è una vera rivoluzione pop, sognata da più di una generazione e della sua carriera sfolgorante, dove ha venduto più di 60 milioni di dischi, sappiamo tutto. Altrettanto non possiamo dire di Raffaella oltre il mito e la fama, lei stessa d’altronde parla della diva come se fosse una persona esterna a lei: “La Carrà mi piace, ma con Raffaella ci vivo ogni giorno”, è una delle sue frasi. Ha sempre difeso la sua vita privata, del resto è rimasta sempre una donna semplice, che lontano dalle scene non aveva problemi ad indossare i classici maglioni pesanti per ripararsi dal freddo.
Biografia:
Nasce il 18 giugno del 1943 a Bologna, i suoi genitori: Raffaele Pelloni, imprenditore agricolo benestante e farfallone impenitente, e Angela Iris Dell’Utri di origini siciliane, proprietaria insieme alla madre di una gelateria a Bellaria, divorziano per i continui tradimenti extraconiugali dell’uomo quando lei è ancora una bambina e suo fratello Enzo ha pochi mesi di vita. Non ha problemi a dire che sono due donne a crescerla, la madre e la nonna, e che cresce bene. Si trasferisce a Roma quando ha appena otto anni e subito, nonostante la tenerissima età, appare in un piccolo ruolo nel film di Mario Bonnard “Tormento del passato” (1952). Adotta a metà degli anni sessanta il cognome d’arte Carrà, suggerito dal regista Dante Guardamagna, ma il mondo del cinema le riserve solo piccoli ruoli, così all’inizio degli anni settanta, in seguito al successo ottenuto come showgirl in televisione, nello spettacolo “Io, Agata e tu” con Nino Taranto e Nino Ferrer, decide di concentrarsi sulla carriera di presentatrice televisiva, soubrette e cantante ballerina con un stile tutto suo, scattante e moderno che invece le danno la fama e il successo che merita a livello planetario. Anche il suo caschetto biondo diventa famoso ed imitato quanto lei, ideato da Celeste Vergottini, in realtà lei è rossa mogano di capelli. Molto scandaloso è considerato il famosissimo “Tuca tuca”, “tocca tocca” in lingua sarda, con annesso audace balletto, fa scricchiolare tutti i tabù ad ombelico scoperto. Deve ballarlo con il simpaticissimo Alberto Sordi per evitarne il banno definitivo dalle trasmissioni italiane. Oggi è un autentico fenomeno, persino la cantante Madonna e Lady Gaga, entrambe di origini italiane lo ballano in alcune delle loro coreografie in omaggio alla nostra Carrà. I suoi stilisti preferiti: Gabriele Bucci e Luca Sabatelli non si sono risparmiati per creare degli abiti adatti al suo stile iconico di seduttrice, romantica, provocatoria e mai volgare. Ama il suo pubblico che la ripaga sempre con tantissimo affetto, ma sa quando deve staccare la spina per evitare che il fenomeno Carrà, schiacci Raffaella. Ci sono infatti periodi più o meno lunghi in cui abbandona la scena per ritagliarsi un bel pezzo di vita privata, così privata che nessuno ne sai mai più di tanto.
La carrambata, sorprese ed incontri inaspettati per gli ospiti e per il pubblico, è nel nostro vocabolario ufficiale. Non si sposa mai, oltre il mondo dello spettacolo ama solo due uomini: Gianni Buoncompagni e Sergio Japino, con cui mantiene un forte legame affettivo per tutta la sua vita. Neppure ha figli, anche se fortemente voluti, ma adotta spiritualmente i nipoti lasciati orfani dalla morte prematura del fratello Enzo, per non parlare delle sue numerose adozioni a distanza.
Pianta da tutti, lascia questo mondo a Roma il 5 luglio 2021, a soli 78 anni per un cancro ai polmoni, lo stesso male che ha colpito e portato alla tomba la madre, dopo una lunga carriera piena di soddisfazioni. Questa notizia, data pubblicamente dal suo compagno di vita Sergio Japino, è un fulmine a ciel sereno, nessuno a parte di pochissime persone a lei molto vicine, sapevano di questo male che non perdona. I solenni funerali si tengono due giorni dopo, il 7 luglio, in un corteo funebre che tocca i luoghi simbolo della sua vita privata e professionale.
Aneddoti:
Come tutti i più grandi personaggi dello spettacolo è scaramantica, non solo non indossa mai il viola ma se qualcuno del pubblico lo indossa, prima della sua esibizione, lo fa cambiare in sartoria. Ha timore degli specchi rotti, degli orologi fermi e ombrelli aperti in casa, pensa che porti fortuna mangiare spaghetti al tonno il 24 dicembre. D’altronde ama cucinare personalmente per se e per i suoi ospiti.
Conclusioni:
Una grande ed indimenticabile stella, che nella vita ha sempre avuto le carte vincenti. Ha fatto bene tutto ciò che ha voluto, a volte anche pagando un pesante prezzo, la sua musica e le sue interpretazioni non verranno mai dimenticate. Continua sempre a vivere in tutti coloro che interpretano il suo stile unico di donna libera.
Maria Lupica