INCONTRO SUL TEMA: “LA GUERRA VICINO CASA E L’EMERGENZA ENERGETICA”

Nell’ambito del percorso tematico “Abitare il mondo: lo sviluppo sostenibile e la pace”, l’Associazione di Promozione Sociale “Gocce di Fraternità” propone un secondo incontro sul tema “Gli eterni conflitti: la guerra vicino casa e l’emergenza energetica”.

Nell’occasione verranno evidenziate le strette relazioni tra fonti energetiche e i conflitti politici e sociali, approfondendo quanto l’accaparramento delle risorse naturali sia un fattore sociale scatenante la guerra, ma anche quanto sia drammatica l’inaccessibilità alle fonti energetiche per le popolazioni che subiscono i conflitti. Particolare attenzione sarà quindi rivolta all’emergenza energetica  scatenata dalla guerra russo – ucraina, responsabile della dipendenza energetica che caratterizza ad oggi i paesi occidentali e al conseguente rallentamento della transizione ecologica ,  un fenomeno di rilevanza sociale. Se ne parlerà con Maria Consiglia Trotta, dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e membro del Consiglio Direttivo di Gocce di Fraternità ps, su piattaforma web Zoom (ID 3937553005; password: Gocce) giovedì 15 dicembre alle ore 21,00-

Un evento culturale interessantissimo, dunque, che affronta i problemi drammatici del nostro tempo inquieto. Recentemente , in Egitto, 125 capi di Stato e di governo, diplomatici da 220 Paesi, esponenti di Ong, società civile e studiosi si sono riuniti per confrontarsi sull’emergenza climatica, che sta causando terribili disastri. Ad essa si è aggiunta, a causa del conflitto russo – ucraino, quella energetica. Sono emergenze che gravano inesorabilmente sulla salute del pianeta e sulla qualità della vita dell’umanità intera, richiedendo con urgenza soluzioni globali e non settoriali.  Si rileva, invece, con amarezza e grande preoccupazione che i “Grandi della terra” nelle loro decisioni fanno ancora prevalere  i loro interessi, manifestando miopia e scarsissima lungimiranza. Le gravissime problematiche, sia ambientali che energetiche, andrebbero affrontate non in maniera segmentata, ma in spirito di cooperazione, essendo, com’è noto, strettissima l’interdipendenza del mondo.  La guerra in Ucraina, ad esempio, al di là delle questioni territoriali, incide pesantemente sull’economia mondiale, aggravando seriamente i problemi di sottoalimentazione dei Paesi poveri del pianeta, generando ondate di flussi migratori, che, a loro volta, determinano ulteriori conseguenze rispetto alla questione della recettività dei migranti nel continente europeo, causando ulteriori divergenze fra gli Stati. Di cosa, invece, l’umanità ha bisogno per arginare gli spinosi problemi che, se non risolti, compromettono drammaticamente la vita delle future generazioni? E’ necessaria “la globalizzazione delle soluzioni”: così l’ha definita il giornalista Mauro Magatti: “Gli Stati” ha scritto “continuano a ragionare in termini di sovranità territoriale. Gli individui a pensare in termini di interesse individuale. Come se fossimo ancora nel XX secolo. Quello che sfugge è che qualsiasi sovranità esiste solo in relazione a ciò che la circonda. Al di là dei livelli di governo nazionali, al di là della legittima aspirazione a una maggiore prosperità personale, oggi abbiamo questioni comuni che richiedono spirito di cooperazione, creazione di sinergie, costruzione di alleanze. Il conflitto, la contrapposizione, la settorializzazione delle questioni non fanno altro che aggravare i problemi e allontanarci dalla soluzione”.

Antonio Botta

 

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