Nel salone disadorno del Municipio, dove gli erano seduti attorno costernati Tommaso Casillo e l’Onorevole genovese Commissario provinciale del Pd di Napoli, Orlando con le anime democratiche consiliari e quelle sezionali, i suoi “amici” dell’API, il Sindaco Vincenzo Carfora si è pubblicamente sdegnato, composto, seppure in un fremito di vindice ira, come in un oratorio.
I consiglieri comunali del Partito Democratico, Giuseppe Balsamo, Nicola Laezza, Giovanni Marigliano e con loro il Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Fuccio stanno incalzando la Giunta Municipale guidata da Vincenzo Carfora con una serie di interrogazioni rivolte al Sindaco, agli Assessori di riferimento del loro partito ed alla loro segreteria provinciale, d’altronde commissariata già da molto tempo, che abbracciano tutto l’operato oltre che della Giunta di Carfora anche quella dei loro assessori, in ogni caso, a loro dire, di ispirazione Casillo. Su segnalazioni e documenti tutti provenienti, non dal centrodestra di opposizione, ma dallo stesso centrosinistra.
Allora cosa è successo? I consiglieri comunali del Pd hanno cominciato ad interrogarsi ed interrogare sulle nomine intuiti personae dei Dirigenti di Settore ma
anche sulla discarica nella Cantariello, su alcune autorizzazioni e concessioni edilizie, sulle convenzioni di antiche lottizzazioni, sull’attività degli uffici di via Po, sull’attività della partecipata a totale capitale pubblico e comunale “Casoria Ambiente”. Tutti argomenti che sono ancora senza alcuna risposta.
Come è giusto che sia iniziava la serie contro i consiglieri comunali del Pd, il Senatore Tommaso Casillo, in questa Amministrazione, Assessore al Traffico, ai Vigili Urbani, al Commercio, alle Attività Produttive, agli Interventi di Polizia sul Territorio, alla Sicurezza e Mobilità: “Denuncio pubblicamente il comportamento dei consiglieri del Pd, le cui interrogazioni hanno un unico scopo, politico. Non ne fanno mistero nemmeno loro”. Non entra nel merito Tommaso Casillo. Nemmeno una spiegazione. Niente. La sua speranza ad un riavvicinamento tra le parti è forte. Il suo desiderio di riuscire a continuare con questa amministrazione è evidente.
Non si è entrato nel merito nemmeno nel Consiglio Comunale di giovedì 9 febbraio al cui ordine del giorno c’era proprio il dibattito politico. Maggioranza assente, il Partito Democratico che è all’opposizione assente. Tutti, elettori, cittadini, consiglieri dell’opposizione, i giornalisti presenti in aula, avrebbero voluto assistere alla sconfessione completa di tutte le richieste fatte dai consiglieri Pd.
Nessuno, nemmeno i fedelissimi di Casillo e di Enzo, era presente in sala e cioè le Api, Arpino, Idv, cioè i veri divulgatori delle contestazioni dei consiglieri democrat, i tam tam di Nicola, Pasquale, Peppe e Giovanni. Nessuno è riuscito a sentire una sola sbugiardata di queste interrogazioni o del manifesto o dei documenti presentati dal gruppo consiliare pd. E se non è entrato nel merito Casillo, come potevano farlo gli altri?
Allora: l’opposizione ha organizzato una conferenza stampa, riportata live sul portale di informazione www.casoriadue.it dove hanno potuto esprimere tutto il loro malcontento nei confronti di una amministrazione completamente bloccata ad otto mesi fa.
Ci aspettavamo un ex assessore arrabbiato e che ci raccontasse le disfunzioni e le anomalie di questa amministrazione.
Arte oratoria da parte di Emilio Polizio, non certo all’oscuro delle divisioni e delle spaccature all’interno del suo partito, la sezione locale dell’Udc.
Ho ascoltato il Sindaco: “Mai avrei pensato che chi ha condiviso la mia candidatura potesse attaccarmi. Dobbiamo andare avanti. Recuperare la qualità del confronto, forte sulla base dei risultati elettorali e non della calunnia o addirittura del gossip. Invito i consiglieri comunali del Pd ed anche quelli dell’opposizione a confrontarsi con tutti i Consiglieri Comunali”
I perché erano e sono tanti.
I democrat continuano a domandare perché non rispondono. Constatavo la scomparsa dall’Aula Consiliare di tutte le forze di Sinistra.
Tornando all’aula consiliare, al consiglio saltato ed alle dichiarazioni dell’opposizione, nessuna parola, nemmeno ai moltissimi impegni presi da Carfora al momento della sua elezione e disattesi, e cioè revisione della pianta organica, ristrutturazione del Settore Entrate (slitta ancora lo sfratto dai locali non condonati e non condonabili di via Nazario Sauro a quelli di via Ada Negri), nonché parcheggi a raso, semafori, accorpamento dei settori finanziari, utilizzo delle aree dismesse, risoluzione del mercato ortofrutticolo e tanto altro. Nella protesta contro i numeri dei nostri amministratori, persino nelle loro mosse, vive una delle fondamenta dell’anima di una Casoria atavicamente dall’infanzia cattolicizzata. Quel primato della politica che si rivendica è solo il nome complicato di ben altro, più facile da intendersi: la cattolica remissione dei peccati come dei conti, confusi in un più generale imbroglio. E lo sdegno, e l’invito alla rettifica, e il dirsi dispiaciuti come in un felice oratorio, del resto, tanto più intenso, quanto più dietro di esso c’è un tacito benevolente imbroglio scaturito da leggi non applicate.
Autocertificazione, trasparenza amministrativa, semplificazione delle procedure, responsabilità dei dipendenti pubblici (chi ha fittato via Nazario Sauro? Chi ha acquistato via Po? Chi ha fittato via Campanariello? Chi decide di progetti approvati o di residui contrattuali? Chi decise di chiudere lo Stadio conoscendo le difficoltà a riaprirlo? Da chi dipende il rinvio della soluzione ai problemi del CAM, quelli del mercato ortofrutticolo? Chi decise la locazione del mercato dei tessuti del venerdì?
Da chi dipende la presenza di montagne di spazzatura in via San Salvatore o delle condizioni di via Giotto? Chi acquistò la Snaidero? Chi la tiene da 26 anni in totale stato di abbandono e di degrado? Chi decide i fitti passivi? E i pensionati, gli anziani, dove andranno? Chi ci spiega che fine hanno fatto i terreni di Ponticelli di proprietà del Comune di Casoria? Quanti anni ancora per veder sistemato il Cinema Rossi? Di chi è la colpa? E tanto ma tantissimo altro……….), definizione della pianta organica (ed è solo grazie all’Amministrazione Ferrara ed al suo Assessore al Personale, il dott. Giuseppe Notaro si son viste realizzate, dopo tantissimi anni, le progressioni verticali del personale comunale), carta dei servizi, rete unitaria per l’automazione, riorganizzazione del personale, sono obiettivi che in nessun caso sono stati centrati. Tutti lì a sdegnarsi, ma tacendo che nessuna amministrazione ha mantenuto gli obiettivi di bilancio. Per il resto vogliono che la politica dovrebbe significare il cattolico oblio di questi sgradevoli numeri, trascurarli o darne, magari, la colpa agli altri.