Che Facevano i nostri amministratori quando ancora imperversavano proporzionale e “pentapartito”?
Premessa. Non è un processo al passato. E’ semplicemente un racconto: l’argomento è “la tessera del partito prima e dopo la bufera “Di Pietro & compagni”. Insomma che facevano i nostri amministratori quando ancora imperversavano proporzionale e “pentapartito”?
Analizzando il passato politico dei nostri amministratori, viene fuori che di facce nuove, di persone che non abbiano avuto a che fare con la cosiddetta “Prima Repubblica”, in realtà nell’attuale consiglio comunale ce ne sono pochi. Tutti, in qualche modo, hanno fatto parte dei partiti “storici” (Democrazia Cristiana, Partito Liberale, Partito Socialista, Partito Comunista, Partito Socialdemocratico, eccetera) che oggi si sono sciolti. In altre parole, le persone, quelle, sono sempre le stesse. Non è che sia necessariamente una colpa. Ad ogni buon conto, però, sembra che di nuovo, questa tanto sbandierata “Seconda Repubblica”, non abbia nulla – eccetto la legge elettorale.
Insomma è come andare ad una festa, incontrare altri invitati, poi in seguito il luogo del party cambia, gli invitati pure (d’abito, ndc) ed entrando dire: “ma che bella festa! E quante facce nuove!”. Quando sono sempre le stesse.
Cosa è successo? Quando in occasione di “Tangentopoli” la vecchia partitocrazia iniziò a scricchiolare, si decise di mettere nell’armadio il vetusto “vestito”, e di cambiarsi. Di darsi una svecchiata, insomma. Il referendum sulla legge elettorale che cambiava il sistema proporzionale a maggioritario, poi, ha fatto il
resto. Con il maggioritario si perdevano gli antichi equilibri: via il vecchio “pentapartito”, dentro il sistema bipolare. Di fronte agli eventi bisognava “adeguarsi” (Totò, “la banda degli onesti”, 1956). E così è stato fatto. Per capire bene, però, bisogna tener presente che, gli avvenimenti di natura nazionale si miscelavano i rapporti – talvolta anche solo personali – locali.
Gli ex DC (D’Anna Sergio, Polizio, Laezza, Ferrara Stefano, Balsamo, Tignola).
Coloro che per anni sono appartenuti alla Democrazia Cristiana, allo sciogliersi di essa si trovarono di fronte a varie possibilità: o seguire il Partito Popolare (che rappresentava grosso modo l’ala sinistra del vecchio partito, ndc) dell’allora segretario Gerardo Bianco, oppure accasarsi su posizioni più destrorse, quelle del filosofo Buttiglione; oppure seguire i tanti “pensatori” di Centro (Segni, Casini, Mastella etc.). Degli attuali appartenenti al Consiglio Comunale, in tre (Balsamo, Laezza e Tignola) oggi militano nel Partito Democratico. Sergio D’Anna optò per Forza Italia, poi Pdl ed oggi Fli; Polizio ha invece seguito tutti i passaggi politici di Cirino Pomicino ed oggi è all’Udc.
Gli ex PSI (Pugliese, Monaco, Iodice, Mileto, Capano, Casillo).
In realtà gli ex socialisti sono ancora socialisti. Nel senso che delle tante formazioni createsi al frantumarsi del PSI, quelli che non erano “scappati” si tesserarono alla fine di un iter ideologico, lungo o corto che fosse, con lo SDI.
Gli ex PCI (Galluccio, Marigliano, Gagliardi).
Vale fondamentalmente il discorso fatto per i socialisti: quando si è sciolto il Partito Comunista, le alternative – in un discorso di continuità partitica prima ancora che ideologica – erano due: o (come hanno fatto Galluccio, Marigliano e Gagliardi) si aderiva al PDS, o si aderiva a Rifondazione Comunista.
Gli ex MSI (Orlando Esposito). Il congresso di Fiuggi ha sancito il passaggio da Movimento Sociale Italiano a Alleanza Nazionale. Orlando ha fatto pari pari quello che Fini aveva ideato a livello nazionale: via la tessera del MSI, eccolo iscritto nella lista di AN, per poi seguirlo nel PDL, dove è rimasto.
I “mai tesserati” (Sosio, Esposito Orsino, Cortese, Colurcio, Cerbone).
Spesso e volentieri sono professionisti “prestati” alla politica. In passato, di questa materia non si occupavano direttamente. Salvo, successivamente, “scendere in campo”. Carfora ha aderito all’Udeur per poi passare allo Sdi, quindi a Sinistra e Libertà ed infine all’API. Lanzano, oggi è un esponente di Italia dei Valori, dopo essere stato iscritto nella lista di “Casoria Unita” e poi nel Partito Popolare, quindi la Destra. Marco Colurcio ed il Dott. Mariano Marino, che rappresentano Noi di Arpino, provengono dalla società civile. Altro iscritto a Italia dei Valori è Raffaele Petrone.
Esposito Orsino è un esponente dell’API, la sorpresa delle ultime elezioni.
ECCO COSA FACEVANO………….
Balsamo Giuseppe: Nel 2004 giovane sconosciuto, sponsorizzato dall’ex On.le Tuccillo; oggi è uno degli esponenti del PD.
Capano Andrea: non si conoscono attività politiche precedenti al suo ingresso nel partito di Casillo, lo SDI, che poi lascerà per passare all’UDC.
Carfora Vincenzo: inizia la sua attività politica nell’Udeur di Ciccio Polizio, per poi lasciarlo e passare nei Socialisti di Casillo, dove è tutt’ora.
D’Anna Sergio: DC – Forza Italia – PDL – FLI
Galluccio Biagio: PCI – PDS – oggi API
Laezza Nicola: DC – PPI – Udeur, oggi PD
Lanzano Antonio: Casoria Unita, PPI, AN, La Destra, oggi Italia dei Valori.
Pugliese Pasquale: PSI, SDI, oggi Nuovo PSI.
Polizio Emilio: DC, Udeur, Pdl, oggi Udc.
Marigliano Giovanni: PCI – PDS – DS- PD
Monaco Giuseppe, Iodice Salvatore, Mileto Massino: PSI – SDI – API
Petrone Raffaele: sempre in Italia dei Valori.
Del Prete Giovanni: SDI – Forza Italia – Pdl – Casoria in Positivo
Mosca Ferdinando: PLI – CCD – Pdl – oggi Casoria in Positivo
Iodice Massimo: Lista Nocera – Pdl – Casoria in Positivo
Ferrara Stefano: DC – Forza Italia – Pdl
Esposito Orlando: MSI – AN – Pdl
Ferrara Mauro: CCD – SDI – Forza del Sud.
Sosio Rosa (PD), Esposito Orsino (API), Cortese Gianluca (Futuro e Libertà), Colurcio Marco (Noi per Casoria Arpino), Cerbone Aniello (Nuova Città per Casoria)
Bene Raffaele: Udc – Italia dei Valori
Casillo Tommaso: PSI – SDI – Sinistra e Libertà – API
Gagliardi Giovanni: PCI – PDS – DS – PD
Tignola Pasquale: DC – PD
Mariano Marino: Noi di Arpino
Luisa Marro: SDI – API.