Si terrà lunedì 9 ottobre, alle ore 12, nella sede dell’Assessorato alla Formazione Professionale della Regione Campania al Centro Direzionale – Isola A6 a Napoli, la giornata evento conclusiva del percorso di formazione destinato a 40 riders di Napoli – già assunti con contratto di lavoro subordinato dalle più importanti App – nell’ambito del progetto di ricerca “I riders della gig economy tra rischi sociali e rischi stradali”, finanziato Ministero delle Infrastrutture e realizzato in collaborazione con l’Università di Bari e l’Università di Napoli per i relativi territori.
Il percorso ha ottenuto il riconoscimento del carattere sperimentale, e quindi della relativa certificazione, da parte dall’Assessorato alla Formazione Professionale della Regione Campania, e ha avuto l’obiettivo precipuo di trasferire ai riders le conoscenze teorico-pratiche essenziali per la prevenzione e gestione sia dei rischi collegati all’esecuzione della prestazione lavorativa, sia di quelli inerenti ai percorsi in strada, al fine di garantire la tutela della loro salute.
Un importante esperimento sociale e culturale. Un percorso innovativo studiato nei dettagli, articolato in dodici moduli curati da autorevoli docenti universitari e da esperti della Motorizzazione Civile. Ciascun modulo ha avuto ad oggetto l’analisi della disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, le procedure da attivare in caso di infortunio, il corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale, nonché i profili di corretta circolazione stradale e prevenzione dei sinistri stradali. La formazione è stata erogata in modalità e-learning, tramite apposita piattaforma predisposta dall’Università di Bari, consentendo così di intercettare un maggior numero di riders.
«Sin da quando abbiamo ricevuto la richiesta di accreditamento dal prof. Zoppoli della Federico II di Napoli e del suo gruppo di ricercatori – dichiara Armida Filippelli, Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania – ho subito apprezzato, oltre che il merito ed il contenuto, anche le finalità del progetto, condividendo l’opportunità di promuovere, mediante una formazione specifica ed esaustiva, un’azione di prevenzione dei rischi sul lavoro per questa particolare categoria di lavoratori per i quali la sicurezza sul lavoro coincide anche con la sicurezza stradale. Progettualità di questo tipo, che vedono coinvolte in una sinergica collaborazione le Istituzioni (qui, il Ministero dei trasporti e le Regioni), l’Università, e gli Attori sociali ed economici, costituiscono il miglior “metodo” per poter monitorare un fenomeno così complesso come quello della sicurezza sul lavoro e coinvolgere i singoli lavoratori riders e le aziende del settore. Il tema della diffusione della cultura della sicurezza e della salute sul lavoro è da sempre in cima alle mie priorità. Lo è stato da Dirigente Scolastico, lo è oggi ancor di più come Assessore alla Formazione Professionale».
«Siamo molto soddisfatti – affermano i componenti del comitato scientifico, i Proff.ri Vincenzo Bavaro dell’Università di Bari “Aldo Moro”, Madia D’Onghia dell’Università degli Studi di Foggia e Lorenzo Zoppoli dell’Università di Napoli “Federico II” – per gli ottimi risultati conseguiti con il progetto sperimentale “I riders della gig economy tra rischi sociali e rischi stradali” che si conclude a Napoli il 10 ottobre prossimo e che ha consentito a più di 50 riders operanti sui territori di Napoli e Bari di sperimentare modalità innovative di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione rivolta ai rischi specifici cui sono esposti nell’esecuzione della loro prestazione lavorativa. Non possiamo che ringraziare la Direzione Generale Territoriale del Sud del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che ha finanziato il progetto e le Regioni Puglia e Campania che ne hanno riconosciuto il carattere sperimentale consentendo, così, l’erogazione di gran parte della formazione in modalità E-Learning».
L’evento vedrà la partecipazione, oltre che dell’Assessore regionale alla Formazione Professionale, Armida Filippelli, anche di tutti i componenti scientifici del progetto: prof. Vincenzo Bavaro, Diritto del lavoro nell’Università di Bari (responsabile del progetto), prof.ssa Madia D’Onghia, Diritto del lavoro nell’Università di Foggia, e prof. Lorenzo Zoppoli, Diritto del lavoro nell’Università di Napoli Federico II.
Nel dibattito che da alcuni anni si sta sviluppando sulle metamorfosi del lavoro e sulla diffusione di nuovi modelli organizzativi della produzione basati sull’uso delle piattaforme digitali, che stanno portando alla luce nuovi rischi per i lavoratori, il percorso formativo sperimentale destinato ai riders – che si concluderà lunedì – coglie appieno la necessità di rispondere in modo efficace ad un fenomeno delicato. E’ un progetto di visione, che affronta con metodo e attraverso sinergie istituzionali ed accademiche forti una delle più grandi sfide del lavoro di oggi e di domani.