Non tarda ad arrivare la risposta del sindaco Vincenzo Carfora e dell’assessore Tommaso Casillo, all’interrogazione promossa dai consiglieri del Pd in ordine al concorso per la selezione di 10 agenti di polizia municipale. “Sorprende che, a garanzia dell’imparzialità e della trasparenza, gli interroganti chiedano che la valutazione dei titoli avvenga dopo l’espletamento delle prove scritta e orale e non prima della correzione delle prove scritte, così come riportato in un comunicato a firma del Presidente della commissione esaminatrice. Quanto asserito è fuorviante non fosse altro per l’evidente contrasto con le norme imperative vigenti”. Vanno avanti: “L’articolo 22 del regolamento della disciplina dei concorsi del comune di Casoria che, nell’elencare l’ordine dei lavori che la Commissione deve seguire con successione cronologica stabilisce che l’esame dei titoli e l’attribuzione del punteggio deve avvenire obbligatoriamente prima della valutazione delle prove scritte”. E ancora si fa richiamo
all’articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 487 applicabile alle pubbliche amministrazioni in materia di reclutamento del personale che recita: “Nel caso in cui l’assunzione a determinati profili avvenga mediante concorso per titoli ed esami la valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri, è effettuata dopo la prova scritta e prima che si proceda alla correzione dei relativi elaborati”. “Quanto alla presunta violazione del codice dell’amministrazione digitale –dicono Carfora e Casillo– non è dato derogare dalle norme stabilite dalla lex specialis, pena l’illegittimità degli atti. Un eventuale annullamento dell’intera procedura provocherebbe un danno superiore a quello cui gli interroganti alludono”. “In ordine alla scelta della società – affermano – è noto a tutti che le relative procedure non sono state adottate dall’attuale Amministrazione, bensì da quella precedente. La società scelta, ha gestito con professionalità, competenza e capacità le operazioni concernenti sia le prove preselettive, sia le scritte, tanto da giustificare ampiamente la spesa”. Sul contenuto delle prove preselettive: “I concorrenti non hanno mosso nessuna doglianza a riguardo. Sembrerebbe che gli interroganti si siano sforzati nel tentativo di trovare anomalie ed illegittimità in una procedura che, a detta degli stessi interessati, si contraddistingue per l’evidente trasparenza”.