In occasione della Festa della Donna il Ministero per i Beni e le Attività Culturali apre gratuitamente le porte di musei, monumenti, biblioteche, archivi e ville archeologiche statali.
In un periodo storico in cui la classe politica che governa il nostro paese considera la cultura ed il nostro immenso patrimonio artistico poco più che un peso per le pubbliche casse è di fondamentale importanza che la società si renda conto dell’immensa importanza di codeste ricchezze. E’ così che proponiamo su queste pagine un piccolo vademecum per le cittadine casoriane che avranno l’intenzione e la possibilità di spostarsi nelle zone limitrofe per una gita culturale o per quegli uomini che, oltre che con il canonico dono floreale, vorranno omaggiare la propria amata con una passeggiata diversa dal solito.
Alla luce della romanticità del luogo consiglierei in primis la Certosa di San Martino e non solo per la presenza al suo interno della “Chiesa delle donne” opera del Fanzago. I due splendidi chiostri, il museo ospitante porcellane di Capodimonte, antichi presepi, dipinti e perfino
un ala dedicata alla nautica costituiscono il meglio di un luogo che, come cornice al tutto, offre una visione mozzafiato a 360° sulla città godibile appieno con l’ausilio di un buon binocolo. A due passi dalla certosa è possibile visitare anche il Castel Sant’Elmo, altra finestra deluxe sul belvedere cittadino.
Per chi ama l’archeologia è possibile districarsi tra i reperti greci, romani ed egizi del Museo Archeologico Nazionale mentre la Pinacoteca di Capodimonte costituisce una meta d’obbligo (con tanto di parco ed altra splendida visuale sul golfo dal retro dell’edificio) per coloro che prediligono la pittura. Le collezioni Farnese, Borgia e quella relativa alla pittura napoletana abbracciano opere di grandiosi maestri quali Botticelli, Bruegel il Vecchio, Correggio, El Greco, Goya, Mantegna, Masaccio, Raffaello, Tiziano, Caravaggio e tanti altri. Il terzo piano del complesso ospita anche una piccola ala dedicata all’arte contemporanea.
E come possiamo dimenticare il Palazzo Reale di Napoli, coi suoi splendidi arredi e con altri dipinti di grandissimo rilievo artistico, molti dei quali permettono di scoprire volti e spaccati della città relativi ai secoli scorsi? Del resto proprio per l’occasione della Festa della Donna sarà organizzata in loco una visita tematica relativa ai volti femminili intitolata “Regine, aristocratiche e popolane: le donne che contano”
Per chi invece ha la possibilità di effettuare spostamenti anche fuori città , oltre alle meravigliose ville di Ravello ed agli Scavi di Paestum e Velia, siti però in zone non appetibilissime nella stagione invernale, è possibile visitare gli scavi di Pompei, Ercolano ed Oplonti, meraviglie archeologiche che il mondo ci invidia e che l’italica incuria sta lasciando sgretolare sotto i colpi degli agenti atmosferici.
Se la storia ci permette di riscoprire le nostre radici l’arte, Goethe docet, è l’unica cosa che ci rende immortali. Perché perdere un’occasione tanto ghiotta in una giornata altrimenti oggetto di gesti ed attenzioni banali e stereotipate?