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Convocato per la mattinata di oggi il consiglio comunale avente i seguenti argomenti all’o.d.g.:

-Istiutuzione Consulta dei Presidenti dei Consigli Comunali a Nord di Napoli

– Comunicazioni del Presidente

– Accordo stipulato tra le OO.SS: e il Comune di Casoria per la gestione del patrimonio ERP e dei locali di proprietà del Comune dati in locaizone

– Approvazione del regolamento per l’utilizzo delle palestre scolastiche

– Approvazione del nuovo regolamento della biblioteca comunale.

10:02 Il presidente del Consilglio Comunale Pasquale Fuccio procede all’appello. Si passa al primo punto all’ordine del giorno, alla seconda convocazione, l’istituzione della Consulta Presidenti del Consiglio Comunale a Nord di Napoli.  Prende la parola  il Consigliere Orsino Esposito dell’API, che sottolinea “Questo è un atto importante per la città e i cittadini. L’API è sempre stato un gruppo attento alle proposte tese a rafforzare e tutelarte i diritti dei cittadini. Le idee forti, positive non hanno appartenenza politica”

10:10 Dopo uno scambio di battute tra il presidente Fuccio e il consigliere Massimo Iodice sulla regolamentazione della Consulta, si procede alla votazione del

primo capo, che viene approvato e reso immediatamente esecutivo con 15 voti favorevoli e 7 astenuti.

Anche questo capo viene approvato, undici i consiglieri favorevoli e undici quelli astenuti.
10:30 Chiede la parola il consigliere Monaco, il quale lancia una provocazione: “In qualità di consigliere alla maggioranza, mi vedo costretto a dire che non mi sento rappresentato da questo Presidente del Consiglio e mi chiedo quando deciderà a dimettersi!”
Il Presidente Fuccio chiama i consiglieri a tenersi strettamenti ai punti all’ordine del giorno e a non divagare in inutili polemiche politiche. 
Interviene il Consigliere Lanzano: “Quale Presidente della Commissione Affari sociali, sport e cultura voglio sottolineaee che i due regolamenti all’ordine del giorno sono stati realizzati grazie al senso di responsabilità e correttezza istituzionale dell’intera Commissione. Questo a dimostrare che quando i provvedimenti amministrativi sono rivolti agli interessi della collettività non esistono divisioni politiche che tengano.”
Massimo Iodice chiede la parola: ” Penso che non è più possibile sottacere un dato di fatto chiaro a tutti. Sono quasi dieci mesi che questa amministrazione è incapace di approvare alcunchè senza l’apporto dell’opposizione.”
Si procede alla votazione del capo in questione, che viene approvato con diciannove favorevoli e quattro astenuti (i consiglieri del PD Marigliano, Balsamo e Laezza e il presidente Fuccio).
Al termine del consiglio chiediamo al Sindaco di rilasciarci qualche dichiarazione in merito. “E’ stato un bel consiglio comunale che ha visto l’approvazione di alcuni importanti atti amministrativi. Ciò ha permesso di far uscire allo scoperto chi ha realmente a cuore le sorti della città e chi no. I regolamenti relativi all’utilizzo delle palestre scolastiche e della biblioteca comunale, già approvati all’unanimità in Commissione e che sono espressione di trasparenza, moralità e legalità, non sono stati votati dai consiglieri del PD, che hanno espresso il proprio consenso soltanto in relazione al provvedimento riguardante la Consulta dei Presidenti.”
Anche questo capo viene approvato, undici i consiglieri favorevoli e undici quelli astenuti.
10:30 Chiede la parola il consigliere Monaco, il quale lancia una provocazione: “In qualità di consigliere alla maggioranza, mi vedo costretto a dire che non mi sento rappresentato da questo Presidente del Consiglio e mi chiedo quando deciderà a dimettersi!”
Il Presidente Fuccio chiama i consiglieri a tenersi strettamenti ai punti all’ordine del giorno e a non divagare in inutili polemiche politiche. 
Interviene il Consigliere Lanzano: “Quale Presidente della Commissione Affari sociali, sport e cultura voglio sottolineaee che i due regolamenti all’ordine del giorno sono stati realizzati grazie al senso di responsabilità e correttezza istituzionale dell’intera Commissione. Questo a dimostrare che quando i provvedimenti amministrativi sono rivolti agli interessi della collettività non esistono divisioni politiche che tengano.”
Massimo Iodice chiede la parola: ” Penso che non è più possibile sottacere un dato di fatto chiaro a tutti. Sono quasi dieci mesi che questa amministrazione è incapace di approvare alcunchè senza l’apporto dell’opposizione.”
Si procede alla votazione del capo in questione, che viene approvato con diciannove favorevoli e quattro astenuti (i consiglieri del PD Marigliano, Balsamo e Laezza e il presidente Fuccio).
Al termine del consiglio chiediamo al Sindaco di rilasciarci qualche dichiarazione in merito. “E’ stato un bel consiglio comunale che ha visto l’approvazione di alcuni importanti atti amministrativi. Ciò ha permesso di far uscire allo scoperto chi ha realmente a cuore le sorti della città e chi no. I regolamenti relativi all’utilizzo delle palestre scolastiche e della biblioteca comunale, già approvati all’unanimità in Commissione e che sono espressione di trasparenza, moralità e legalità, non sono stati votati dai consiglieri del PD, che hanno espresso il proprio consenso soltanto in relazione al provvedimento riguardante la Consulta dei Presidenti.”

10:25 Si passa ai tre punti di prima convocazione previsti nell’ordine del giorno. La delibera inerente al primo capo viene data per letta all’unaminità. Prima di procedere alla votazione prende la parola il Consigliere del PD Marigliano il quale espone la dichiarazione di voto del proprio partito. “Il PD si di astiene dal votare un atto amministrativo che richiede una forte responsabilità”.

A sostegno delle dichiarazioni del sindaco, interviene il Consigliere Petrone (IDV) che aggiunge “Dal primo giorno del nostro insediamento abbiamo sempre dichiarato massima apertura nei confronti del PD che ha dimostrato ancora una volta con questa astensione di rifiutare ogni proposta di collaborazione. Chiediamo maggiore trasparenza soprattutto al Presidente Fuccio, che in Consiglio Comunalke dovrebbe assumere una posizione al di sopra delle parti e non agire da uomo di partito.”