Mazzarri marcante – De Laurentiis ala – De Sanctis ira – la boxe campana

La Torre – i messaggi – Player e Mauro

Apriamo in tutta modestia un corso di calcio al Ponte tre luci di Casoria. E lo brindiamo, cenando dopo in uno dei locali più misteriosi e panoramici che io abbia mai conosciuto nella mia regione che è la Campania. “La Torre” si chiama. Ristorante in Piazzetta Annunziata in Santa Maria Annunziata di Massa Lubrense, di fronte c’è Capri che puoi toccar con mano e lì vicino la villa che fu di Gioacchino Murat. Ci hanno ascoltato. Dolendosi molto per come andavano le cose una cinquantina di ragazzi casoriani. Lamentano, uno Stadio chiuso, il San Mauro, da troppi anni.

Clemente Silvestro era venuto a prelevarmi, assieme a Pippo Esposito, a Holli e Benji, dove si era data

convegno tutta la Napoli calcistica farfugliante, compreso Gianni Laringe, Gennaro Fiore, Alberto Arbitrio della Puteolana.

 

Molta parte del settore giovanile napoletano era tutta lì, compreso Raffaele Maione, organizzatore, e altri. Un po’ più appartato Ammaturo, il cui nome, nel calcio, ricorre ai tempi di Ferdinando IV. A Holli e Benji c’è uno stage, un maxi raduno per tantissime società di A, B e Lega Pro. Con Pizzoli della Sampdoria che ha cartellinato 5 ragazzi campani (Calcio OK, Real Casarea, Luigi Vitale e Puteolana), Ciro Femiano del Siena, Antonio Varriale della Juventus, Antonio Scarpa del Frosinone, Gallo del Benevento, Peppe Matacena, Gennaro Ciotola, gli Avv.ti Pasquale De Rosa e Anatriello, Massimo Tanzilli di Generazione di Talenti. Per la Stampa, gli inviati di Iam Naples. It, Alessandro e Pino Sacco. Mi sorprende non ci siano altri colleghi.

 

Finisce che tantissimi di questi ragazzi finiscono sui taccuini di Sampdoria, Varese, Lazio, Frosinone, Chievo, Catania, Parma e Bologna.

A Massa Lubrense calcio e panorama; e viene la domenica. Dopo di che il gol di Lanzafame.

Le domande in conferenza stampa fanno arrabbiare il Mister ed anche Morgan. Queste le parole che odo in tribuna a fine gara, indirizzate nei confronti di siti web e del free press Player. “Pessimo impatto con il Dott. Lombardo che vi legge tutti”, fanno sapere. La scena è patetica. De Laurentiis e Mazzarri parlano con i network; per il resto della stampa, cioè quella relegata negli scalcinati sediolini del settore inferiore, si fa sempre più difficile poter lavorare.

E un gruppetto di tifosi davanti agli ingressi Autorità e Stampa, delusi dal gol di Lanzafame, ritorna alla finestra di gennaio del Calcio Mercato, garantendo che il Napoli aveva bisogno di un difensore. Bigon ha sbagliato la compravendita. E poi tante altre storie.

L’istintivo Walter Mazzarri completa il quadro, non attenendosi alle auree regole del dopo aver fatto due gol il primo pensiero deve essere quello di non prenderle. La verità comunque è che Mazzarri contro il Catania poteva ottenere una goleada e ciò gli va riconosciuto. Una ragione in più, scusaci tanto, per non rischiare. Walter Mazzarri può e deve restare a Napoli specie se diventa più prudente e se viene lasciato più tranquillo a lavorare.

Comunque sia chiaro che non Mazzarri bolle nella pentola di Napoli ma tanti altri fermenti.

Anche  De Laurentiis deve ricordare che quando compare in tribuna viene accolto sempre e solo con ovazioni. Sono sintomi importanti che denotano il rispetto che tutti hanno per il gran lavoro fatto in questi anni dal Presidente e dalla sua Organizzazione.

Deve anche recepire, però, che il resto della Campania (Sorrento e Caserta in particolare) non fiuti affatto la prima metropoli della Campania! Non credo solo calcisticamente. Il Mattino sembra uscire da una tipografia di Londra. Se ne strainfischia di questi problemi! Un primo linguaggio aderente alla realtà, anche se proiettato verso il futuro l’ho letto con Antonio Corbo, su Repubblica.

Parliamo, parliamo di noi. Dei nostri problemi innanzitutto. Visto come un sito web, uno dei più visitati scopiazza (male) iamnaples.it? C’interessiamo invece, normalmente delle altrui miserie. Le nostre non esistono. Calcio e contro calcio. Per fortuna abbiamo il nostro lunedì. In realtà si nascondono movimenti estremamente decisivi per il futuro del calcio e dello sport campano, quindi meridionale. Roma va bruciata. E’ Napoli che deve scetarsi. Ospite dal 26 marzo a dopo Pasqua la Coppa America di Vela 2012. Un occasione grandissima per svegliare una delle Città più belle del mondo.

Poi c’è il pugilato. Molti componenti della nazionale italiana dilettanti e olimpionica è composta da pugili “discesi per li rami”, eredi cioè di Mario Lamagna, Elio Cotena, Antonio Picardi, Patrizio Oliva, Buglione, Bergamasco etc. Oggi è Clemente Russo, e gli va riconosciuto, il merito di aver alimentato, seriamente, il pugilato in Campania.

Clemente Russo e con lui Vincenzo Picardi rappresentano la nostra boxe, assieme agli altri e ai giovani. Non sarà molto ma non è nemmeno poco.

La boxe campana è viva.

Per una volta abbiamo parlato di boxe. In onore proprio di questi ragazzi campani che andranno a rappresentarci a Londra 2012. Con altri amici, invece, parliamo del sempiterno calcio. Del calcio mercato sempre vivo. Conosciamo Mino Raiola e Pietro Lo Monaco. Li conoscono tutti.

Massimo Mauro a Sky. Bene, allora siamo proprio giunti al secondo stadio del programma. Calcio Show, a carattere popolare. A questo programma se ne aggiungerà un altro. Lui lo sa e cosa gli esce domenica sera, a sorpresa: “il Napoli è la vera delusione del campionato. Ha fatto meno punti dell’anno scorso e nella mia classifica lo vedevo solo dietro al Milan”. Qualcuno mi confida la tesi di Aldo Agroppi, a cui auguriamo di ritornare quando prima in televisione: “gli opinionisti? Non arrivo a salvarne che qualcuno”.

Si discute. Da Napoli parte un treno per chi sa dove. La finale di Coppa Italia? A Roma preoccupa il Prefetto; si prospetta Bari. Speriamo in Milano, capitale economica d’Italia e patria, ormai, di tantissimi napoletani. Non interessa. Qui interessa la regione Campania. Il sud. Insistiamo.

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