CAM Art WAR: l’arte inizia a bruciare.

Come annunciato, il CAM, il museo di arte contemporanea di Casoria, inizia a bruciare le opere d’arte della sua collezione permanete. Secondo quanto asserisce il Direttore Antonio Manfredi, che per primo ha sacrificato a marzo la sua opera che ha partecipato al Biennale di Venezia, “le 1.000 opere di arte contemporanea internazionale che il CAM custodisce andrebbero ugualmente verso la distruzione per l’indifferenza delle istituzioni”. Ogni giorno, per tre volte a settimana, un opera verrà bruciata perché dall’appello fatto con CAMouflage, che vedeva tutte le opere del museo coperte a lutto e non più visibile al visitatore, nulla è cambiato.

Nell’Italia dello spreco del denaro pubblico, i cui tagli alla cultura sembrano essere la soluzione per risolvere la crisi, la latitanza del Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo Doris Pack, del Ministero dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, del

Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e del Sindaco della città di Casoria Vincenzo Carfora, ha reso necessaria una seria azione di protesta attraverso la progressiva cancellazione di quello che dovrebbe essere considerato un bene comune ma che non è tutelato come tale. La’azione avrà inizio martedì 17 aprile 2012 alle ore 18 con la distruzione dell’opera pittorica dell’artista francese Severine Bourguignon(che sarà collegata via skype con il museo al momento dell’azione), seguiranno le opere di Astrid Stofhas(Germania), John Brown(Galle_UK), di Qing Yue(Cina), Cheikh Moustapha Ndiaye(Senegal) e tanti altri.

 

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