Ci eravamo illusi! Dopo l’uscita di Ferlaino prima e di Corbelli e Naldi poi, tutti sognavamo una società normale, ben organizzata, con una seria progettualità e che in pochi anni avrebbe potuto regalare delle soddisfazioni ad un pubblico stanco di soffrire una precarietà sia a livello societario che sportivo, che contraddistingue il Napoli da tanti anni.
Si parlava di rinascita partenopea, di cambiamento storico, di prospettive molto rosee! E invece siamo sempre qui, delusi più che mai. Solo la squadra, solo la squadra, solo la squadra, in parte, molto in parte, riesce a dare quelle soddisfazioni che fa gioire il tifoso (la vittoria su Lecce e Palermo e la rincorsa, la lunga rincorsa al 3° posto).
Dopo la mezza delusione all’Olimpico con la Roma di Luis Enrique(i sapientoni, i frequentatori della Tribuna Stampa e dei salotti televisivi hanno parlato e scritto di risultato deludente, la squadra aveva affermato di dover onorare nel migliore dei modi questo campionato, mentre la dirigenza e soprattutto De Laurentiis, comincia a progettare la prossima stagione. Confermati a Castelvolturno Bigon, Micheli e Mantovani (?!?), cioè coloro che avrebbero dovuto procurare al loro allenatore le alternative tecniche ai cosiddetti titolarissimi, cioè i calciatori portati a Napoli da Pier Paolo Marino.
Sono ormai tre anni che è arrivato Mazzarri ed il suo staff tecnico eppure da tre anni giocano sempre i calciatori di Marino. Quindi vuol dire Marino è troppo bravo ed allora perché lo avete mandato via? Considerato che tutti i calciatori tesserati dal nuovo staff tecnico, eccetto Cavani ed Inler, vengono sistematicamente bocciati da questo allenatore. Eppure tra Bigon e Mazzarri dovrebbe esserci sinergia totale. Questioni importanti sono la conferma dell’allenatore o cercare un altro al suo posto. La Juventus, non riuscendo, come tutti sanno, a mettere sotto contratto Cesare Prandelli e visti i costi elevati di Rafa Benitez e del suo staff, ha pensato, un anno fa, sempre di più a qualcuno dei tecnici italiani, di maggiore esperienza. I migliori erano Walter Mazzarri, Delio Rossi e Gigi Del Neri. Andrea Agnelli, invece, ha scelto uno juventino doc con le credenziali firmate da uno dei migliori Direttori
Per quanto riguarda il campionato, il Napoli, domenica, alle 20,45, gioca in casa con il Siena. Dopo l’incredibile sconfitta di Bologna (mai visti sbagliare tanti gol a Cavani), sarebbe importante vincere per ridare il sorriso ai tifosi delusi e non porre fine alle speranze di aggancio al 3° posto, valevole per l’accesso ai preliminari di Champions League, nella mia convinta certezza che Catania – Udinese e Lazio – Inter saranno partite vere. Le vittorie, probabilissime di Catania e Inter, regaleranno al Napoli il 3° posto e il preliminare, da teste di serie, alla Champions League.Sportivi italiani, Giorgio Perinetti. E’ difficile che la Juve si rivolga ad allenatori stranieri. Della sconfitta di Bologna non viene voglia di parlare. Mai avrei pensato che Cavani potesse fallire tante occasioni da gol, che la squadra continui a prendere gol con la difesa schierata e poi il crollo mentale e psicologico nel secondo tempo, concedendosi completamente ai non certo irresistibili avversari.
La matematica non condanna il Napoli, anzi, e perciò, nonostante i tanti problemi, esso deve dare sempre il massimo, cercando di ottenere i tre punti possibili in questa ultima partita, soprattutto per riconquistare quel posto in Europa che una Città come Napoli merita. E’ semplicemente ridicolo, per concludere, festeggiare, dopo la brutta sconfitta di Bologna, la conquista della finale per la Supercoppa Italiana, Pechino, la Cina ed i mercati di quel Nobile Paese. Chiudere con una vittoria è d’obbligo per una squadra tanto amata da procurare un esodo di 15 mila persone come è d’obbligo mettere fine alle polemiche tra Lavezzi e Mazzarri; chiarirsi o lasciarsi. Rapporti netti e chiari è l’unica soluzione possibile, naturalmente per tutti, Aurelio compreso.
NANDO TROISE.