Organizzatori questionario anticamorra: ” alcuni politici ci hanno chiesto di cambiare le risposte shock dei ragazzini delle scuole medie. Noi crediamo invece che dobbiamo far cambiare idea a chi ritiene che la camorra possa risolvere la crisi economica”. Comune di Casalnuovo nonostante la petizione poplare ha deciso di non intitolare una Piazza a Don Peppe Diana.
“In un periodo di crisi come quello attuale – ha raccontato il Pm antimafia Catello Maresca durante un dibattito con gli studenti sui risultati dell’ ultimo questionario antiamorra – a prosperare è solo la camorra che da sola ha “fatturato” negli ultimi tre anni circa 5 miliardi di euro. Dobbiamo però essere fiduciosi perchè nell’ eterna lotta tra Stato e camorra con gli importanti arresti di boss ed i sequestri di notevoli patrimoni malavitosi effettuati negli ultimi tempi siamo passati in vantaggio noi. I dati del questionario anticamorra sono preoccupanti ma dobbiamo essere fiduciosi e lavorare affinchè i nostri ragazzini capiscano una cosa: non conviene stare dalla parte dei boss perchè prima o poi noi li prenderemo tutti e li metteremo in
carcere. A chi mi chiede se ho paura per la mia incolumità visto il lavoro che svolgo rispondo sì, è un mio diritto avere paura come succede a tutti coloro che fanno mestieri pericolosi. Ma è proprio l’ affetto ed il sostegno dei cittadini che mi da la forza e la convinzione di procedere in modo ogni giorno più determinato. Non posso mai dimenticare quando si paventò il ritiro delle macchine e del personale di scorta ai Magistrati campani anticamorra l’ offerta da parte di centinaia di persone che si offrirono di farci da autisti, scorte e addirittura scudi umani”.Il Pm Catello Maresca è intervenuto ad una affollatissima assemblea per il premio giornalistico “Oblò e la Scuola” ,presso il centro polifunzionale Pasolini a Casalnuovo, che quest’anno ha seguito la traccia “Io, Siani, nella mia città” con temi scritti sulla vita e la storia del giornalista napoletano ed ha rilanciato assieme all’ associazione studenti napoletani contro la camorra il “questionario anticamorra”. Al dibattito ha preso parte anche il responsabile dell’Associazione Antiracket di Pomigliano, Salvatore Cantone.” Io non mi sento un eroe – ha spiegato Cantone – ma un cittadino che ha scelto quando la criminalità l’ ha colpito di stare dalla parte dello Stato e non mi sono mai pentito”.
“Esiste un solo metodo per fronteggiare la criminalità – hanno spiegato Massmo Pellicca dell’ associazione Oblò e Francesco Emilio Borrelli ex presidente dell’ associazione studenti napoltani contro la camorra e attuale commissario campano dei Verdi Ecologisti – rispondere colpo su colpo. Certo il messaggio che hanno in questo momento molti giovani napoletani è devastante soprattutto quando la maggioranza di loro si sente più minacciato da Equitalia che dalla camorra o ritiene che la criminalità organizzata potrebbe risolvere la crisi economica. Noi però non dobbiamo nascondere queste terribili risposte come alcuni politici e cittadini ci hanno chiesto di fare ma cambiare la testa di chi si è convinto della supremazia della criminalità. La camorrra non potrà mai essere la soluzione dei problemi economici ma solo la causa. La vera sfida è far comprendere ciò anche con piccoli ma simbolici atti come quello di intitolare la P.zza Municipio di Casalnuovo, cmune a forte densità criminale, a Don Peppino Diana. Richiesta che purtroppo nonostante la raccolta di firme e le petizioni da parte della popolazione locale l’ attuale amministrazione comunale ha deciso inspiegabilmente di non assecondare dando un messaggio secondo noi molto negativo innanzittutto ai bambini”.