Via Caracciolo oltre ad esprimere le sue note ed enormi potenzialità ha anche evidenziato l’approssimazione con la quale s’intende proseguire nel recupero del lungomare. I primi segnali non sono certo incoraggianti: un vuoto dove tutti fanno tutto senza una regia che vieti il disordinato “mercato senza regole” che si aperto sul lungomare. Il tutto ad opera di soggetti speranzosi che “occupando” si possano poi vantare “diritti quesiti”. E’ quanto dichiarano Vincenzo Peretti e Francesco Emilio Borrelli, rispettivamente commissario cittadino e regionale, dei Verdi Ecologisti.
“In via Caracciolo in questi giorni – spiegano Peretti e Borrelli – si trova di tutto; dal venditore di scarpe in villa Comunale che, per quello che costa ogni anno, dovrebbe essere protetta integralmente dai guardiani pagati dalla collettività e che invece probabilmente sono distratti dagli scogli e dalle belle giornate, fino alla fila di sedie abusive da sala d’ aspetto sistemata per godersi il lungomare o consumare una bibita servita da qualche ambulante”.
“A fare da contorno un autentico immondezzaio – discarica rappresentato dai giardini di viale Dohrn dove si può ammirare una splendida “Savana partenopea” nella quale – conclude Francesco Emilio Borrelli – mi sono addentrato per contare i sacchetti di rifiuti e le decine di bottiglie di vetro e di plastica depositate rischiando anche di farmi male a causa della vegetazione altissima che probabilemtne non è curata da anni”.